Rimini, droga express sotto l’ombrellone

Il nuovo spaccio: sentinelle con la radio sul lungomare e consegne sulla sabbia

Spaccio di droga

Spaccio di droga

Rimini, 22 giugno 2018 - Di giorno il paradiso, la notte un inferno. E’ il doppio volto della spiaggia di Rimini, zona del porto, in quella Marina centro da sempre fiore all’occhiello della città. Ma non è più così. La zona di battigia che va dall’ex Delfinario ai confini con il Grand Hotel, al calar del sole si trasforma in terra di conquista. In questo inizio di stagione di spacciatori e di giovanissimi vandali. Sono loro i nuovi padroni della notte, quelli che fanno il bello e il cattivo tempo in quella striscia di sabbia che va dal bagno due al sette. E i pusher sono tutti di origine africana: giovanissimi, vestiti secondi i dettami dei nuovi rapper, ed organizzati. Almeno così li hanno immortalati le numerose telecamere di video sorveglianza presenti nella zona. Non spacciano più come in passato, ma attendono sul lungomare, camuffandosi tra i turisti. Attendono che il ragazzino o il quarantenne di turno si avvicini e gli offrono la loro mercanzia. «Vuoi eroina? Coca? Maria?».

E quando il cliente abbocca, il baby pusher non gli porge la dose. Sa bene che i controlli di Polizia e carabinieri si sono intensificati e non vuole farsi pizzicare. Così impugna la radiolina e chiama il ‘compare’ che sta in spiaggia, seduto come un turista qualsiasi. «Vai all’ombrellone numero X», e la consegna è presto fatta, lontana da occhi indiscreti. Venti-trenta euro a dose e via nella notte. Uno spaccio sempre più articolato che sta crescendo, proprio in concomitanza con l’arrivo dell’estate con i pusher di colore a farla da padroni.

I segni si notano alla mattina quando ai bagnini è già capitato di trovare sotto i lettini o nei portacenere degli ombrelloni bustine di hashish o marijuana, ‘dimenticate’ dagli spacciatori. «Siamo diventati il Bronx, ormai non si vive più», è il commento rassegnato degli operatori di spiaggia. Ma di notte si scatenano anche bande di giovanissimi, tutti minorenni che, in preda all’alcol, si divertono a rompere bottiglie di birra contro gli ombrelloni seminando la battiglia di vetri.

«Ma chi vende l’alcol ai minorenni andrebbe multato pesantemente, basta venire qui di sera e vedere. Non ci sono più regole– raccontra Alan Iaci, uno dei bagnini della zona 5, 6 e 7–. Dal mercoledì alla domenica qui è una guerra. Quando va bene ci troviamo lettini bruciati, ombrelloni spezzati, cocci di bottiglia ovunque. A me è già successo con centinaia di euro di danni. Ma su questa spiaggia ci sono tantissime famiglie con bambini piccoli, rischiano di farsi male per la sconsideratezza di giovani vandali, tutti ubriachi. Nessuno controlla, dovrebbero farlo le forze dell’ordine e il Comune. Io pago già abbastanza di tasse, credo che qualcosa vada fatto. E soprattutto molto presto».