"Suffragio in vendita per salvare la Collegiata"

L’economo della diocesi: "Un sacrificio necessario per sistemare la chiesa parrocchiale. Servono 2 milioni per finire il restauro"

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E’ un pezzo di storia di Santarcangelo che se ne va, per salvare un altro pezzo di storia... La chiesa del Suffragio di Santarcangelo appare ormai destinata alla vendita al Comune, e il ricavato sarà destinato a completare l’intervento di restauro e consolidamento della chiesa Collegiata. Se ne parla ormai da giorni a Santarcangelo, e il caso è diventato (anche) politico. Il capogruppo della Lega Marco Fiori ha scritto al vescovo una lettera per scongiurare la messa in vendita dell’edificio di via Pascoli. Altri consiglieri, come Gabriele Stanchini (Lega) e Domenico Samorani (Bene in comune) sono intervenuti nel dibattito. E Stanchini ha presentato anche un’interrogazione.

Tra mille polemiche ci pensa allora don Danilo Manduchi, economo della Diocesi di Rimini, a fare chiarezza. "Per completare il restauro della Collegiata servono altri 2 milioni. E’ una somma molto importante, ed è inevitabile che si stia valutando di vendere altri beni per trovare le risorse". Perché "per il primo intervento di consolidamento attualmente in corso (al campanile e al transetto sinistro della Collegiata) è arrivato già un finanziamento robusto della Cei. Speriamo di poter contare su altri contributi, ma non sarà facile. Intanto dobbiamo valutare altre strade. Gli unici beni a disposizione per trovare i soldi per la Collegiata sono il centro parrocchiale a San Bartolo e la chiesa del Suffragio. Il centro è stato inaugurato da poco, e ha una funzione fondamentale". Quindi "l’ipotesi di vendere il Suffragio è probabile". Perché "è il bene più appetibile, e il Comune si è dimostrato interessato. Nel caso, preferiamo cedere la chiesa al Comune, affinché utilizzi l’edificio per tutta la comunità di Santarcangelo, piuttosto che a privati". Ma il ’sacrificio’ della chiesa del Suffragio, eretta (con soldi del Comune) nel 1864 per volere di Ludovico Marini, ormai appare scontato. "I preti sono sempre meno, purtroppo, ed è sempre più difficile mantenere tutte le chiese da un punto di vista economico. Accade qui a Santarcangelo come altrove in Italia. Sarebbe pertanto meglio evitare certe strumentalizzazioni".