Tavolini all’aperto non autorizzati Tre giorni di chiusura per il bar

Provvedimento del Comune in seguito ad alcuni sopralluoghi svolti dagli agenti della polizia locale. I controlli hanno portato a più di una sanzione. L’accusa è di occupazione abusiva di suolo pubblico

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Occupazione abusiva di suolo pubblico: scatta la chiusura per il bar Dovesi di piazza Tre Martiri. Il provvedimento, della durata di tre giorni, è stato adottato dal Comune di Rimini a seguito di alcuni sopralluoghi svolti dagli agenti della polizia locale, che in varie occasioni avrebbero riscontrato un utilizzo non corretto, e solo parzialmente autorizzato, di tavolini e sedie da parte dello storico locale del centro storico. Nel corso dei mesi i controlli hanno portato a più di una sanzione e, infine, al provvedimento di chiusura, scattato alle 5 di lunedì e in vigore fino alla mezzanotte di oggi. Tre giorni di stop che hanno come motivazione il mancato del rispetto del regolamento in materia di occupazione di suolo pubblico. Dal 2020 in poi il locale di piazza Tre Martiri, come tantissimi altri sparsi per tutto il centro storico, ha potuto usufruire degli ‘open space’ su suolo pubblico, concessi dal Comune per i primi due anni in forma gratuita e successivamente (a partire da quest’anno) con uno sconto del 30 per cento. Secondo la ricostruzione della polizia locale, il bar Dovesi si sarebbe però eccessivamente allargato rispetto a quanto inizialmente preventivato, andando ad occupare dei punti della piazza non previsti nel progetto sottoposto all’attenzione di Palazzo Garampi. A partire da domani il bar potrà tornare ad aprire i battenti.

Durante l’estate, sono stati più di 250 i pubblici esercizi riminesi che hanno occupato marciapiedi, piazze e piazzette con i loro tavolini e i dehors. E’ il risultato del progetto ‘Open space’, pensato dall’amministrazione comunale di Rimini in piena emergenza pandemica per offrire alle attività nuovi spazi all’aperto per contenere la diminuzione di coperti all’interno dei locali per effetto del distanziamento imposto dalle ordinanze anti-Covid. Un progetto che ha riscosso grande successo tra gli operatori, tanto che alla fine Palazzo Garampi ha deciso di prolungarne la durata, benché con nuovi criteri. Dopo i primi due anni durante i quali i locali hanno potuto beneficiare dell’occupazione di suolo pubblico in maniera completamente gratuita, con il cessare dello stato di emergenza (a partire dal 1° aprile scorso), sono venuti a mancare anche i rimborsi messi a disposizione dal governo centrale (per un importo vicino ai 2 milioni di euro ogni anno). Il Comune di Rimini ha così rinnovato fino al 31 dicembre l’iniziativa ‘Open space’, dando ai locali la possibilità di ampliarsi esternamente, usufruendo di un canone scontato al 30 per cento. Una detrazione che è stata però giudicata insufficiente da alcune categorie economiche, che hanno chiesto all’amministrazione comunale interventi più corposi per sostenere le attività economiche messe in ginocchio da lockdown e pandemia.

l.m.