"Ti mango il cuore, tu non sai con chi hai a che fare" Insulta vigile dopo una multa: condannato

"Tu non sai chi sono io: ti mangio il cuore, togliti la divisa e vediamo cosa sai fare". Non le avveva certo mandate a dire a poliziotti e vigili il 27enne riminese che, il 4 gennaio scorso, aveva fatto il diavolo a quattro dopo essere stato fermato da una pattuglia per guida in stato di ebbrezza. Paolo Bregu è stato condannato ad una pena di 10 mesi dal gup del tribunale di Rimini. Aveva scelto il rito abbreviato ed era difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù.

La vicenda risale all’inizio di gennaio. Il 27enne è alla guida della sua macchina, quando viene fermato per un controllo. Gli agenti della Polizia locale vogliono sottoporlo all’alcol test, ma il ragazzo non si lascia convincere tanto facilmente. Non ne vuole nemmeno sapere di farsi identiciare e di consegnare i documenti. Prima spintona le divise che lo hanno fermato. Quindi abbandona l’auto in strada e fugge a piedi. Ad inseguirlo, oltre ai vigili, sono anche i poliziotti della Questura, arrivati a dare man forte. Dopo averli minacciati, si scaglia contro di loro. Ne colpisce uno con un pugno in faccia e un calcio al ginocchio e un altro con una gomitata allo sterno. Prima di essere bloccato, riesce pure a piegare un dito della mano ad uno degli agenti che stavno tentando di ammanettarlo. I poliziotti se la cavano con prognosi che vanno dai dieci ai quattro giorni, mentre per il 27enne scatta la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e per lesioni personali aggravate. Dieci mesi è la condanna che ha ottenuto dal gup dopo aver scelto il rito abbreviato.