Trentacinque scout verso Santiago Al ritorno la festa dei cinquant’anni

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Un percorso di 150 km a piedi in 7 giorni per celebrare i primi 50 anni del Gruppo Scout Agesci Cattolica 1. Ben 35 scout cattolichini, adolescenti e adulti, da martedì scorso sono in Spagna per raggiungere lo storico santuario di Santiago de Compostela, luogo simbolo dei pellegrinaggi in Europa. Al ritmo di circa 25 km al giorno, 26 ragazzi e 9 capi stanno camminando portando nel cuore familiari, amici e tanti scout di Cattolica che in questi giorni seguono da lontano, ma vicino spiritualmente, l’ impresa. Nel frattempo in città fervono i preparativi per i festeggiamenti della storia del gruppo scout cattolichino, nato nel lontano 1972. "Ancora ricordo le prime riunioni con il titolo di scout nautici - racconta Lucio Codovilli, 78enne, ancora capo scout e colonna dello scoutismo locale - e la richiesta di certificazione ufficiale per aprire il gruppo che già si riuniva nell’attuale Domus della chiesa di San Pio V. Quella domus l’ho vista crescere, così come la sede scout al terzo piano dove un tempo non c’era nulla".

Il gruppo scout di Cattolica vanta 146 iscritti e vive una nuova giovinezza educativa grazie alle tante adesioni e all’impegno dei capi che preparano attività e uscite, come quest’ultima.

"Siamo in costante contatto con ragazzi e capi sul cammino di Santiago - commenta Lucio Codovilli -. I festeggiamenti insieme per i 50 anni proseguiranno di certo con la comunità cattolichina poi a ottobre e novembre". Davvero un’impresa d’altri tempi quella del cammino per Santiago, che si concluderà martedì prossimo con il ritorno di tutta la comitiva dalla Spagna. E lo scoutismo cattolichino resta ancora una splendida avventura nel cuore di tante famiglie della parrocchia di San Pio V e non solo. "Mi fa davvero tenerezza ed commozione - conclude Lucio Codovilli - vedere ancora oggi nel gruppo addirittura i nipoti di coloro che furono scout al mio fianco, è una storia che non finisce mai, buona strada a tutti".

Sono queste le "belle notizie", come ha ribadito di recente anche il parroco di San Pio V Don Andrea nelle sue recenti omelie durante la settimana santa.

Luca Pizzagalli