Valerio Braschi nominato "giovane chef dell’anno"

Il famoso cuoco santarcangiolese, con il suo locale romano ’Ristorante 78’, ha ricevuto il riconoscimento da ’La guida dell’Espresso 2021’

Valerio Braschi, 23 anni (Fb Valerio Braschi, foto A. Braccia)

Valerio Braschi, 23 anni (Fb Valerio Braschi, foto A. Braccia)

qLa guida ai ristoranti e vini dell’Espresso 2021 lo ha nominato ‘Giovane chef dell’anno’ e il suo ristorante a Roma ha ottenuto ben due cappelli di riconoscimento. Si torna a parlare di Valerio Braschi, il famoso chef di Santarcangelo. Ha soli 23 anni, il vincitore della sesta edizione di Masterchef (il più giovane nella storia del programma). Dal novembre 2019, e in uno dei momenti più bui per la ristorazione, è chef e co-proprietario del suo primo locale, il Ristorante 1978. "Lavoriamo sempre per migliorare e questi riconoscimenti sono dei bellissimi punti di partenza, non di arrivo _ dice Braschi _ Non ce l’aspettavamo proprio e siamo davvero contenti, tutti ambiscono a questo premio. Oggi è un giorno speciale, uno dei più belli della mia vita. L’obiettivo è raggiungere a ottenere sempre di più questi riconoscimenti. Spero che questo sia solo l’inizio". Il romagnolo parla sempre a nome di tutto lo staff del 1978.

"Siamo chiusi dal 14 marzo e non vediamo l’ora di riaprire domani, 2 giugno. E’ stato un anno e mezzo non facile, abbiamo inaugurato il 20 novembre 2019 e tre mesi dopo è scoppiata la pandemia: da marzo fermi. In questo ristorante, lavoro e dedico tutte le mie energie. E’ un luogo in cui da ormai due anni vivo e sono felice abbia conquistato ben due cappelli dell’Espresso. Da domani si torna a lavorare sodo e a testa bassa, per migliorare sempre di più".

Perché crede siano arrivati questi premi? "Nonostante il difficile periodo, siamo riusciti a mantenere altissimo il nostro livello, dalla qualità delle materie prime, ai piatti fino al servizio. Puntiamo sempre al top della qualità. Non abbiamo mai smesso di crederci e questo evidentemente ci è stato riconosciuto". Braschi è innamorato di Roma e del suo quartiere. "Voglio restarci per tanto tempo. Sono diventato amico di tutto il vicinato, si è creato un bell’ambiente nello staff ma anche fuori. A Roma si sta bene". Torna mai a casa? "La Romagna è nel mio cuore. Durante la settimana rientro sempre, quando posso". Il giovane chef per la riapertura ha già pronto un nuovo menù: si chiama Mirai Valerio ossia "Valerio del futuro" (tradotto dal giapponese). "È un menu più spinto del solito. Con piatti sempre elaborati. Ci siamo tolti tutti i limiti. Il piatto più complesso? Xango (una bevanda energizzante), foie gras, rana pescatrice".

Rita Celli