"Vi spiego i vantaggi della crisi"

Il consulente di Bill Gates, Robert Jhonson, martedì a San Marino parlerà della "nostalgia del senso"

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E’ uno dei consulenti più influenti al mondo, life trainer di aziende e personaggi come Bill Clinton, Michael Jordan, Bill Gates e Arnold Schwarzenegger.

Robert Jhonson martedì sbarca sul Titano, dove parlerà de "La nostalgia del senso". La conferenza, promossa da Benessere.sm col patrocinio della Segreteria di Stato, è alle 20,30 al Centro Congressi Kursaal. La serata è aperta a tutti, in particolare a istituzioni e professionisti interessati a comprendere i vantaggi che ogni "crisi" può offrire e avere risposte su come distinguersi in uno scenario economico, caratterizzato da mutevolezza e crescente competitività a tutti i livelli.

Quella di Jhonson, Oscar della salute in Usa nel 2018 e in Italia nel 2019, è la quarta tappa del nostro Paese, mercoledì sarà al Senato.

Le crisi, come quella da pandemia, ci inducono a riflettere? "Ci portano a riflettere e ci liberano dalle illusioni, sono come una sveglia. Ci permettono di stabilire le nostre vere priorità, sono la chiave di ogni Rinascimento, nonché la migliore cura per l’egocentrismo. Ci mettono davanti a delle scelte, o distinguersi o estinguersi. Ci portano ad imparare nuove lezioni".

Che fare?

"Se vogliamo andare veloci, possiamo andare da soli ma, se vogliamo andare lontano, dobbiamo procedere insieme ad altri, mettendo al centro non più l’ego, ma il noi".

Che tipo di crisi stiamo vivendo?

"Quella che spesso chiamiamo crisi climatica, sanitaria, educativa, politica, spirituale ed economica in realtà è una crisi di senso. Abbiamo perso il senso in molti campi della nostra esistenza. Ci siamo allontanati dalla natura, che saprà difendersi senza il nostro aiuto. Oggi nel mondo siamo in 7.8 miliardi di persone, tra 35 anni saremo il doppio. Finora l’occidente, un miliardo, consumava, mentre la parte restante stava a guardare, il problema è che se anche la parte restante del mondo vuole consumare come l’occidentale, il pianeta e soprattutto le risorse non basteranno per tutti. La soluzione semplice é dimezzare la popolazione mondiale tramite pandemie, guerre, abbassamento della natalità, ma quella più sensata, anche se più complicata, sarebbe diminuire il consumo delle risorse attraverso l’economia circolare, la condivisione e non più il possesso e attraverso l’energia pulita".

C’è dell’altro?

"Abbiamo perso il senso della salute, puntiamo più su soluzioni facili e cure, anziché su prevenzione e nutrizione, esercizio, sonno, riposo, sole, aria e fede. Ci siamo allontanati dal senso nel campo del lavoro, non sappiamo più che senso ha, mentre il lavoro come diceva Khalil Gibran, è amore reso visibile. Attraverso il lavoro possiamo esprimere il nostro amore per il prossimo. Poi l’assenza di senso nella spiritualità, non dedichiamo abbastanza tempo per un introspezione, un momento di silenzio per comprendere le nostre priorità".

Manca anche il senso anche nelle relazioni…

"Sui social avremo migliaia di amici, ma quanti di questi sono tali? Dovremo tornare ad assaporare relazioni autentiche e reali, non più virtuali. Oltretutto non riusciamo più a restare concentrati. Le ultime ricerche rivelano che un pesce rosso può rimanere concentrato per nove secondi, un umano non più di otto, questo per lo sfrenato uso della tecnologia dei social".

Nives Concolino