I lavoratori di Hera in sciopero dopo la rottura delle trattative

Lavoratori di Hera spa scioperano domani dopo rottura trattative. Sindacati mobilitano per difendere diritti e ruolo etico dell'azienda.

I lavoratori di Hera in sciopero dopo la rottura delle trattative

I lavoratori di Hera in sciopero dopo la rottura delle trattative

Scioperano i lavoratori e le lavoratrici di Hera spa. Incroceranno le braccia, spiegano dai sindacacti Cgil, Cisl e Uil, nella giornata di domani.

"Dopo la rottura delle trattative, ad oggi in corso da più di 3 mesi, le Organizzazioni sindacali, territoriali e il Coordinamento nazionale delle Rsu del Gruppo Hera hanno proclamato la mobilitazione di tutte le lavoratrici e dei lavoratori". Nelle scorse settimane, i delegati e le delegate RSU del gruppo hanno iniziato

una campagna di sensibilizzazione in tutti i territori coinvolti dalla vertenza. Dall’Emilia-Romagna al Veneto fino alle Marche si sono svolte numerose assemblee nei luoghi di lavoro e un volantinaggio davanti alle sedi aziendali. Le iniziative proseguiranno. "Nel frattempo abbiamo incontrato la quasi totalità dei sindaci dei grandi Comuni proprietari del Gruppo - riprendono i sindacati -. A loro abbiamo illustrato i temi principali della vertenza ribadendo che, a nostro avviso, il loro ruolo nella governance del Gruppo Hera deve avvenire in maniera congiunta e continua, al fine di incidere nuovamente sugli indirizzi, sul controllo e sulle scelte strategiche del Gruppo. Crediamo che questo sia assolutamente prioritario, sia rispetto al futuro modello di relazioni industriali, che alla risoluzione dei temi oggetto della vertenza, sia rispetto al futuro modello di confronto con i dipendenti e con i cittadini ma anche per il ruolo etico e di responsabilità sociale che il Gruppo Hera deve assolvere". Inoltre "è fondamentale che l’azienda continui ad avere un ruolo industriale e non finanziario per il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori diretti e indiretti e per il territorio gestito". Da Rimini partirà un pullman di lavoratori in sciopero diretti al presidio davanti alla sede centrale a Bologna.