Elia Benedettini truffato, condannato finto procuratore sportivo

L'uomo aveva chiesto alla famiglia dell'attuale portiere della Nazionale sammarinese denaro per ingaggi mai realizzati

Elia Benedettini

Elia Benedettini

San Marino, 28 novembre 2020 – Il calcio professionistico è business miliardario. Non solo in Champions, serie A, per Cr7 o Messi. Lo è anche nei settori giovanili, per ragazzi che esprimono talento, tecnica, prospettive di crescita tra il i football dei grandi. Quello che finisce sotto i riflettori dei media ed è seguito da milioni di appassionati. Per questi giovani esiste però un mercato che si svolge defilato, dove operano mediatori, agenti, alle volte presunti tali, contattano e propongono ingaggi e contratti a calciatori ancora giovanissimi. Accordi in alcuni casi fittizi e finalizzati a vere e proprie truffe. È quanto era accaduto nel 2015 all’attuale portiere della Nazionale di San Marino, Elia Benedettini.  

A inizio settimana, dal Tribunale di Rimini è arrivata la sentenza di primo grado nei confronti del sedicente procuratore sportivo che nel 2015 aveva prospettato ad Elia Benedettini, portiere della nazionale sammarinese ed all’epoca giocatore presso la Pianese Calcio, la possibilità di essere ingaggiato dalla squadra spagnola Esportivo Lleida e successivamente dalla squadra del Carpi.

Dopo aver fatto sottoscrivere a Elia Benedettini svariati moduli necessari per lo svincolo dalla Pianese e per l’ingaggio di un sammarinese in Spagna aveva richiesto al padre del giocatore, Roberto Benedettini, una somma di denaro, 3.500 euro, per coprire le spese necessarie a gestire le pratiche di ingaggio e dei viaggi di lavoro a Lleida.  

La sera prima della partenza per la Spagna, per la firma del contratto con la società iberica, la doccia fredda: non si va più a giocare in Spagna. Il finto procuratore propone invece, una nuova possibilità d’ingaggio nel Carpi Calcio. Nel frattempo continua a chiedere a Roberto Benedettini ulteriori esborsi di denaro per seguire la nuova pratica contrattuale. La cosa insospettisce padre e figlio Benedettini, scoprono che il Carpi non cercava nessun giocatore e la conseguente denuncia per truffa nei confronti del falso procuratore, condannato lo scorso 23 novembre alla pena di un anno di reclusione e al risarcimento del danno.  

“Siamo ovviamente soddisfatti della sentenza del Tribunale di Rimini di cui attendiamo comunque di leggere le motivazioni”, commenta l’avvocato Stefano Pagliai, legale di Roberto Benedettini - Il mio assistito è sempre stato convinto della necessità di portare avanti l’azione nei confronti dell’imputato, costituendosi parte civile, per lanciare, nel suo piccolo, un preciso segnale. Il mondo del calcio, purtroppo, è ancora troppo inquinato da soggetti che provano a lucrare sulle speranze e sulle ambizioni dei ragazzi che tentano di costruire i loro sogni di giocatori”. 

Elia Benedettini è oggi portiere della nazionale di San Marino, all’epoca dei fatti era il vero talento emergente del calcio sammarinese. Solo due calciatori della Repubblica della Libertà hanno giocato dal dopoguerra a oggi nel campionato italiano di serie A: Massimo Bonini e Marco Macina. Ed Elia Benedettini è stato il terzo ad arrivare al calcio professionistico italiano, firmando nel 2016 il contratto che lo legava al Novara Calcio, in quel periodo top club della serie B. Nel 2018 il portiere sammarinese è stato anche inserito dal sito di score e statistiche di rendimento “GoalPoint”, tra i 10 talenti emergenti della “Nations Legaue”.