Johnson, l’arma in più. Con lui la Rinascita ha scoperto l’America

Il lungo è tra i protagonisti della cavalcata che ha portato i biancorossi a conquistare nove vittorie in undici partite. Marks infortunato: oggi gli esami.

Con lui la Rinascita ha scoperto l’America

Con lui la Rinascita ha scoperto l’America

Il destino di Rbr è strettamente collegato a quello dei suoi due americani. È una storia riminese ma anche di parecchie squadre di A2. Nella settimana che porterà al posticipo di lunedì a Cremona, RivieraBanca s’interroga sui suoi "Usa", sperando in buone notizie sul fronte Marks e celebrando adeguatamente un Johnson eccelso. Derrick Marks si è infortunato alla spalla sinistra nel terzo quarto della partita con Latina. Per lui una botta che va a gravare su una parte già dolorante. Il giocatore verrà sottoposto oggi a esami strumentali per scongiurare problemi seri. La squadra, che tornerà ad allenarsi domani, festeggia intanto un Johnson stellare, autore del suo high score stagionale domenica scorsa. I 29 punti sono arrivati come spesso accaduto di recente, con la consueta tendenza a dominare a inizio partita. Addirittura 13 i punti nel primo quarto, quello preferito. Nel periodo temporale dei 9 successi in 11 partite, per ben 8 volte Johnson ha avuto il suo massimo di segnature nei primi 10’ di gioco. 8 con Vigevano, 10 con Cantù, 6 con Rieti. O, andando al finale di regular season, i 12 contro Udine e i 10 con Nardò. Quando è fresco e sano, è un giocatore che non è contenibile, nemmeno dai migliori quintetti avversari, quelli che iniziano le partite. La sua storia è quella di Rimini, è quasi sovrapponibile nelle difficoltà e nei momenti positivi. I primi 8 punti della stagione, quelli con Piacenza alla prima giornata, sono suoi.

Un inizio entusiasmante, ma la prosecuzione non è stata altrettanto positiva, per lui e per la squadra. La prima vittoria è arrivata grazie a un suo canestro allo scadere nell’overtime con Verona (25 per JJ a fine match), ma la squadra ugualmente ha faticato poi a ingranare. Per Johnson, che non era a posto fisicamente, anche la sfortunata botta alla testa con Trieste che l’ha mandato dritto in ospedale e gli ha fatto saltare la gara successiva. C’è voluta qualche settimana per riprendersi, poi un exploit dietro l’altro. Il salto di qualità è evidente nei numeri, che raccontano di un passaggio dai 14 di media della regular season ai 18 dell’orologio, con i rimbalzi che passano da 9.4 a 11.2. Ma Johnson è anche cuore e anima. Di highlights ne ha già prodotti parecchi, il giocatore da Western Kentucky University. Il buzzer-beater con Verona, ma anche la super stoppata di Cantù che ha preservato la vittoria Rbr allo scadere. Fino ad arrivare all’azione dell’anno di domenica scorsa. Quel contropiede lanciato a cucchiaio da Tassinari, proseguito da Anumba con l’alzata e concluso da JJ con l’affondata. Wade a Lebron, l’immagine è quella.

Loriano Zannoni

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