Rbr, Dell’Agnello riavvolge il nastro. Viaggio fantastico, finale amaro

Il coach rivive la sua stagione: la svolta con 14 successi su 16, una grande fase a orologio, lo 0-3 con Rieti "Peccato uscire così, dopo un cammino straordinario siamo stati penalizzati dagli infortuni".

Rbr, Dell’Agnello riavvolge il nastro. Viaggio fantastico, finale amaro

Rbr, Dell’Agnello riavvolge il nastro. Viaggio fantastico, finale amaro

Un viaggio fantastico con un finale amaro. Quella di Sandro Dell’Agnello è stata un’avventura con tanti picchi e poche cadute rumorose. A fine 2023 Rimini, ha svoltato e gran parte del merito va proprio al coach. 14 successi su 16, fase a orologio aggredita con entusiasmo e conclusa con otto vittorie consecutive. Ma anche un ultimo mese tragico a livello di infortuni. Distacco della fascia plantare per Masciadri, mai più rientrato. Infezione al polpaccio per Tassinari, recuperato ma lontano dalla miglior condizione. Risentimento muscolare per Tomassini, che ha giocato a singhiozzo la serie con Rieti e giovedì sera si è anche scavigliato. Il risultato è un 3-0 per i laziali. "La Real Sebastiani ha giocato meglio di noi e ha meritato – dichiara Dell’Agnello –, faccio i complimenti. Purtroppo, il destino, dopo un cammino straordinario, ci ha voluto portare a questa serie in condizioni menomate. Noi abbiamo fatto molta fatica in attacco anche perché il nostro miglior creatore di gioco, che è Tomassini, nella serie sostanzialmente non c’è mai stato. Dispiace molto perché, dopo cinque mesi straordinari, chiudere in sette giorni rode un po’".

Per quello che ha dato, sarebbe bizzarro non ritrovare Dell’Agnello sulla panchina di Rbr nel 2024/2025. "Avremo modo di parlare. Io qua sono stato benissimo e l’esempio arriva anche da quest’ultima partita. Non abbiamo certo brillato, ma il pubblico è stato incandescente come sempre, pronto a sostenerci. È un piacere allenare e giocare in questo palazzetto". La dimostrazione è arrivata con quel timeout a 59’’ dalla fine di gara3, con risultato già ampiamente acquisito per Rieti e con il coach che ha voluto radunare giocatori e collaboratori in campo, per salutare tutti i tifosi. "Ho chiamato quel timeout d’istinto, non sono stato a pensare ad altro e a come sarebbe stato accolto. In fondo stavamo perdendo la partita. Voleva essere un ringraziamento ai giocatori da parte del pubblico e anche al pubblico da parte nostra per il percorso che abbiamo fatto assieme. Rode un bel po’ aver perso, ma sono felice che siamo usciti di scena in questa maniera". Resta il tempo per i ringraziamenti. "Ho avuto Paolo Carasso e Davide Turci vicini tutti i giorni. Non mi hanno mai messo pressione e hanno sempre cercato di agevolare il mio lavoro. Li ringrazio. Così come i giocatori, che vincono le partite. L’allenatore deve cercare di metterli insieme e non fare danni, sono fortunato che mi abbiano seguito. E poi dico questo, faccio pallacanestro da 45 anni: il palazzetto non è enorme, ma faccio fatica a ricordarne di caldi e calorosi come il Flaminio. È un piacere essere qua". È un piacere per la Rimini cestistica, coach.

Loriano Zannoni

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