Smog Rovigo, il bilancio è negativo. I blocchi del traffico non sono sufficienti

Inquinamento e ambiente, Rossini: "Bisogna fare controlli alle caldaie e vedere se sono in regola "

Rovigo 49 sforamenti nel corso del 2018

Rovigo 49 sforamenti nel corso del 2018

Rovigo, 3 gennaio 2019 - Venezia è la città che nel corso del 2018 ha fatto registrare più giorni con sforamenti dei limiti di polveri Pm10, con 63 superamenti rispetto ai 35 previsti dalla legge.

Seguono Padova, con 60 giorni, quindi Treviso con 53, Rovigo con 49, Vicenza con 46, Verona con 44, Belluno con 4. I dati sono stati diffusi ieri da Legambiente Padova, che per la città euganea segnala 70 giorni di sforamento dei limiti per quanto riguarda l’ozono, contro i 25 tollerati.

«Certo poteva andare peggio - afferma in una nota Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente Padova -: le piogge di fine ottobre e novembre, le limitazioni del traffico, soprattutto quando hanno riguardato anche gli euro 4, hanno contribuito a contenere le concentrazioni di polveri sottili. È doverosa la limitazione della circolazione dei mezzi più inquinanti prevista fino al 31 marzo: per altro dovrebbe scattare nuovamente anche il blocco degli euro 4 visto che dal 29 dicembre per quattro giorni consecutivi il Pm10 ha superato il limite di legge. Ma per battere lo smog vanno potenziate e incentivate le alternative all’uso dell’auto, come l’aumento delle frequenza degli autobus e l’uso della bicicletta», conclude.

«Considero che la tutela della salute dei cittadini – dice il consigliere comunale Antonio Rossini – oltre ad essere un diritto costituzionalmente garantito rientri negli obblighi di chi amministra la città. Infatti, il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, i compiti del sindaco sono quindi ampi; soprattutto, il sindaco deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono insalubri, se esistono pericoli incombenti o presunti tali, nella sua qualità di Ufficiale del Governo, può adottare ordinanze contingibili ed urgenti con lo scopo, la finalità di reprimere e prevenire pericoli alla salute, che minacciano il cittadino. Condivido il fatto che in questo periodo di feste non venga assolutamente emesso un provvedimento che impedisca la circolazione alle automobili sino ad Euro 3 o 4 e ai veicoli commerciali, in quanto così facendo si danneggerebbero fortemente i negozianti del centro storico che si trovano già a sopravvivere tra mille difficoltà economiche ed aspettano queste festività per avere una maggiore affluenza di clienti. Pertanto ho chiesto, al sindaco e all’Assessore competente, di verificare gli impianti di riscaldamento sia civili che industriali nonchè le stufe a legna/pellet con potenza al focolare complessiva maggiore o uguale a 5 kw, allo scopo di individuare i responsabili degli impianti impianti che, non avendo ottemperato agli obblighi in tema di manutenzione e di controllo dell’efficienza energetica, contribuiscono ad elevare il già alto livello di inquinamento nella nostra città».