
Claudio Zorzi è stato investito da un treno
Rovigo, 7 settembre 2020 - Claudio Zorzi, 63 anni, residente a Costa, è morto sabato sera alle 21,35 travolto da un treno nella stazione ferroviaria di Rovigo. Stava attraversando i binari portando con sé la sua bicicletta e il Frecciarossa partito da Roma e diretto a Venezia l’ha centrato, il convoglio andava troppo veloce per potersi bloccare in così pochi metri. Pare che l’uomo non l’abbia visto arrivare. È escluso che si sia trattato di un suicidio.
Gli uomini della polizia ferroviaria, coadiuvati dagli agenti della squadra mobile, hanno visionato con grande attenzione e scrupolo i filmati nella tarda serata di sabato e a mezzanotte circa avevano già le idea chiare sulla dinamica dei fatti. Si è trattato, dunque, di un vero e proprio incidente. L’uomo, che era a Rovigo probabilmente solo per passare qualche ora, deve aver commesso un’imprudenza che gli è costata la vita. È stata una serata di trambusto ieri in stazione dei treni. C’è chi scende dal treno e chi attende parenti o amici che arrivano da un viaggio più o meno lungo.
L’arrivo della polizia scientifica che ha eseguito i rilievi non è passato inosservato ed in molti si sono chiesti cose fosse successo. Inizialmente le voci erano trapelate piene di imprecisioni o addirittura di passaggi completamente sbagliati. Poi la verità è venuta a galla. Il magistrato di turno alla procura della Repubblica di Rovigo, Andrea Bigiarini, è stato informato prima di mezzanotte, per via telefonica, dal responsabile della Polfer che ha condotto le operazioni svolte dai suoi colleghi sul posto. La Mobile è stata impiegata di supporto.
Grande dispiacere da parte del sindaco di Costa, Gian Pietro Rizzatello, per la scomparsa del suo compaesano che abitava nel paesino a circa 10 chilometri dal capoluogo da circa 8 anni. «Viveva al centro poliservizi in un appartamento del Comune — fa sapere il sidnaco di Costa —. Una persona molto gentile e tranquilla. Abitava da solo». Nella giornata di sabato c’era già stata un interruzione del traffico ferroviario, causata dall’investimento di un uomo tra la stazione di San Pietro in Casale e di San Giorgio di Piano, in Emilia Romagna. Il traffico era ripreso poco prima dell’incidente mortale di Rovigo delle 21,35 circa.