Famiglie divise dal Grande Fiume Coizzi: "Parlerò col sindaco di Ferrara"

Il primo cittadino di Occhiobello: "Mi arrivano tante richieste per avere una deroga dalle restrizioni tra regioni, ma le condizioni sanitarie attuali lasciano poche speranze. Ne discuterò con Fabbri"

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di Mario Tosatti

"Le richieste ci sono state da parte dei cittadini e parlerò con il sindaco di Ferrara per le restrizioni tra regioni, ma le condizioni sanitarie lasciano poche speranze". A dirlo è il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi, che in questi giorni ha ricevuto richieste specifiche di cittadini che chiedono deroghe sulle annunciate restrizioni negli spostamenti tra regioni, che saranno introdotte con il prossimo Dpcm. Una fotografia del territorio mette in evidenza, in effetti, come l’abitato della frazione di Santa Maria Maddalena, che registra circa 9mila abitanti sul totale di poco più di 12mila complessivi del territorio comunale, annoveri molti residenti provenienti da Ferrara, posta oltre il confine del Po. I casi di famiglie divisi ‘solo’ dal fiume, quindi, sono molti e ora, in virtù delle limitazioni di confinamento regionale, non potrebbero fare visita ai propri familiari.

Genitori che non vedono i propri figli e nipoti, che fremono e vorrebbero potersi salutare.

"Si deve comunque partire dalla situazione sanitaria attuale – spiega il sindaco Coizzi – che è diversa rispetto alla primavera scorsa, quando fu possibile accordarci con Ferrara per alcune deroghe per le visite ai congiunti. In quella situazione è stato realizzato un accordo quando la curva epidemica era in forte rallentamento. Adesso i numeri sono più alti rispetto alla situazione di maggio. A prescindere del mio impegno di portare avanti le richieste dei cittadini, la possibilità di aprire i confini tra i due comuni in deroga non deve andare contro la volontà di evitare la diffusione del contagio. Il risultato non è scontato o favorevole come la scorsa volta: è molto diversa la situazione sanitaria, quindi sarà difficile. Il mio impegno sarà comunque quello di parlare con il collega sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, per capire se è eventualmente fattibile".

Su un percorso di eventuali deroghe che potrebbe coinvolgere le due province di Ferrara e Rovigo interviene anche il presidente di quest’ultima, Ivan Dall’Ara: "Bisogna attendere i contenuti del prossimo Dpcm per capire quali siano le possibilità per eventuali deroghe tra i comuni che si trovano sul confine con altre province. Un eventuale accordo coinvolgerebbe i sindaci di Occhiobello e Ferrara, oltre ai presidenti della due province di Rovigo e Ferrara". Nel maggio scorso, dopo il periodo di lockdown, a fronte delle numerose richieste dei polesani che hanno familiari residenti a Ferrara, anche il prefetto di Rovigo si era interfacciato con quello di Ferrara sulla necessità degli spostamenti fra i due Comuni e le rispettive province. In quell’occasione fu trovato l’accordo per permette la visita ai congiunti dei territori ‘frontaliere’ tra Ferrara e Rovigo, inserendo la motivazione di ‘assoluta urgenza’ nell’autodichiarazione.