Rovigo, decolla il progetto 'Polesine Smart': assegnati 10milioni di euro

Ammessi dalla commissione valutatrice sei progetti per realizzare infrastrutture pubbliche in Polesine

Biblioteca, digitalizzazione degli archivi

Biblioteca, digitalizzazione degli archivi

Rovigo, 18 febbraio 2022 - La presidente del CdA di As2 Caterina Furfari, ha trasmesso ad Unioncamere il progetto pilota ‘Polesine Smart’, per l'assegnazione delle risorse stanziate. La società As2 Rovigo è presieduta da Caterina Furfari, mentre il direttore è Julik Zanellato. Il progetto pilota proposto mira ad ottenere un contributo a fondo perduto di 10 milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di impiegare una parte dei fondi residui a livello nazionale dei Patti Territoriali, per realizzare sul territorio polesano infrastrutture pubbliche ed interventi imprenditoriali accomunati dall'obiettivo primario di consolidare il tessuto produttivo locale (in particolare, le filiere dell'itticoltura e delle giostre) attraverso la realizzazione di iniziative fondate sulle potenzialità di sviluppo endogeno, nonché sull'introduzione di adeguate tecnologie innovative.

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La valutazione dei progetti è stata a cura di un’apposita commissione composta da professionisti esperti e qualificati. La commissione ha proceduto all'istruttoria delle domande di contributo presentate ed alla redazione di una graduatoria finale, nel rispetto dei criteri stabiliti dai bandi. Questa è stata approvata dal C.d.A. di AS2 nella seduta del 14 febbraio. Nell’ordine, determinato dalla commissione valutatrice, ha ottenuto il maggiore punteggio il Comune di Occhiobello somma assegnata 1milione di euro, a seguire il Comune di Melara contributo 445mila euro, Technical Park S.n.c. somma 111.259,50 euro, Comune di Bergantino somma 698mila euro, Comune di Porto Tolle somma 905.700 euro e la Provincia di Rovigo somma 6.340.040,50 euro.

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Il progetto, formato essenzialmente da interventi pubblici, punta a rendere possibile lo sviluppo e il consolidamento delle Pmi già esistenti, in particolare promuovendo la digitalizzazione e l'innovazione di processo e di organizzazione, tramite l'offerta di nuovi prodotti e servizi da parte delle singole imprese beneficiarie e favorendo la creazione di forme di collaborazione tra imprese. Inoltre, la digitalizzazione degli archivi di tutti gli enti locali del Polesine, proposta dall'Amministrazione Provinciale, d'intesa coi 50 Comuni del territorio, consentirà una semplificazione della burocrazia ed una maggiore efficienza dei servizi pubblici, a favore della competitività del tessuto produttivo locale.

Un ulteriore campo di applicazione è la riqualificazione delle aree urbane, considerato che i territori stanno divenendo delle piattaforme che fanno della propria identità territoriale distintiva un fattore di vantaggio competitivo. Il punto di forza di alcune iniziative recepite nel progetto pilota è l'unione tra innovazione tecnologica e racconto del territorio, valorizzando strutture culturali e sostenendo la creazione di centri di ricerca innovativi e d'eccellenza, che produrranno positivi impatti, anche in termini di rigenerazione urbana dei siti che ospiteranno tali realtà. In altri casi le opere infrastrutturali previste permetteranno una riqualificazione di assi stradali strategici per la sicurezza e la vivibilità dei territori, con l'obiettivo di rilanciare e rafforzare il tessuto commerciale e produttivo delle realtà imprenditoriali afferenti a tali arterie di comunicazione.

Nel merito del primo ente con il maggiore punteggio, la presidente Caterina Furfari spiega: “Per quanto riguarda il Comune di Occhiobello, va riconosciuto che è stato l'unico soggetto a presentare una progettualità legata alla tematica della riqualificazione delle aree urbane, tra l'altro introducendo un elemento di digitalizzazione che ha reso coerente il progetto con l'altra tematica prescelta per il progetto pilota. La proposta era anche corredata da un vero e proprio studio di fattibilità tecnico-economica e da un impegno rilevante al cofinanziamento, di cui ha tratto beneficio l'intero Progetto Pilota, in quanto il cofinanziamento da parte dei soggetti richiedenti rappresenta uno degli indicatori principali di valutazione dei progetti pilota da parte del Mise”.