Elezione presidente Repubblica, intesa su Mattarella dopo la settima fumata nera

I capigruppo dal Capo dello Stato: "E' andato tutto bene". Salvini: "Ok bis, squadra di governo resti com'è". Renzi: "Grandissima gioia"

Roma, 29 gennaio 2022 - Si è sbloccata l'elezione presidente della Repubblica: Mattarella concede il bis. La svolta della giornata è arrivata a metà pomeriggio, a pochi minuti dall'ottava votazione, con le parole del leader Pd, Enrico Letta. Che ha detto "grazie al presidente Mattarella per la generosità verso l'Italia". La rielezione di Sergio Mattarella per il leader dem è la “soluzione migliore”, perché consente di mantenere Mario Draghi a palazzo Chigi, mentre sarebbe stato difficile mettere su un nuovo governo, che comunque sarebbe stato “più debole”.

Le dichiarazioni arrivano dopo l'ennesima  fumata nera al settimo scrutinio (con Mattarella che aveva ottenuto 387 voti) e a pochi minuti dall'ottava votazione, iniziata alle 16.30. Prima, gran fermento di gruppi, grandi elettori e, soprattutto,  leader. Riunioni, vertici, conciliaboli e capannelli: l'aria che si respira nel palazzo è quella delle 'grandi' vigilie. 

capigruppo di maggioranza erano andati al Quirinale per chiedere il sì del Capo dello Stato. "È andato tutto bene", era stata la dichiarazione alla fine. "Il presidente Mattarella ci ha detto che aveva altri piani per il suo futuro, ma vista la situazione ha detto che se serve una mano lui c'è, si è messo a disposizione e ha ringraziato della stima", ha spiegato la senatrice del gruppo Per le Autonomie Julia Unterberger. "Lo abbiamo pregato, vista la situazione, di restare per un altro mandato", ha concluso Unterberger. 

L'ira di Giorgia Meloni

“Nell’ultima riunione di centrodestra di ieri, tutti erano concordi sul no alla riconferma di Mattarella. Ci abbiamo anche scherzato. Oggi scopro che le posizioni di tutti gli altri sono cambiate, la mia no”.  Così Giorgia Meloni,  incontrando la stampa. “Gli italiani giudicheranno. Ho tenuto la stessa posizione dall’inizio alla fine”, ha aggiunto il presidente di Fratelli d’Italia. Poi fa sapere:  all’ottava votazione per il Colle ‘’Fdi per coerenza continuerà a votare Nordio’’.

La settima votazione

A Carlo Nordio, candidato da FdI, sono andati 64 voti mentre il pm Nino Di Matteo ha incassato 40 voti. Dieci voti sono andati a Casini, 8 a Belloni, 6 a Manconi, 4 Cartabia, 2 a Draghi, 2 a Emilio Scalzo. Le schede bianche sono state 60, le nulle 4 e i voti dispersi 9. I presenti in tutto sono stati 976, gli astenuti 380. 

Le parole di Salvini

I più accaniti sostenitori del bis non nascondono il sollievo quando le agenzie battono le dichiarazioni di Matteo Salvini: "Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, l'importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego", dice il leader leghista.

"Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il Presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano". 

Pd e 5 Stelle

E' il via libera leghista che il 'corpaccione' di una parte dei centristi aspettava da tempo. Ma non sono gli unici: nel Pd sin dai primi giorni di votazione l'opzione Mattarella bis è stata tra le piu' caldeggiate. E ieri, fonti del Nazareno, a sesto scrutinio a vuoto concluso, invitavano a non ignorare la spinta che veniva dal Parlamento. Idem per i 5 stelle.

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Ironia Letta

"Siamo stati bravi e pronti a seguire la direzione che Salvini ci ha indicato oggi...", ha detto il segretario Pd Enrico Letta, parlando ai grandi elettori dem. Parole piene d'ironia nei confronti del segretario della Lega che oggi, sulla proposta di ricandidare Mattarella, ha rivendicato: "La mia proposta e' diventata la proposta di tanti".

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Altra fumata nera al sesto scrutinio

Casini

"L'Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell'interesse del paese". Sono state le parole di Pier Ferdinando Casini che hanno messo la parola fine a una sua eventuale elezione.

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La diretta

17.38 - I senatori a vita Giorgio Napolitano, Carlo Rubbia, e Renzo Piano assenti al voto.

16.33 - È cominciata alla Camera l'ottava votazione, che sarà decisiva per eleggere il presidente della Repubblica: la maggioranza richiesta è di 505 voti.

15.44 - Messaggio di Mattarella ai capigruppo: "Se serve, ci sono"

14.22 - Un lungo applauso ha salutato l'inizio della riunione dei grandi elettori del Partito Democratico nella Sala del Mappamondo della Camera. Una risposta al nome di Sergio Mattarella attorno al quale i leader di maggioranza hanno chiuso l'accordo sul Quirinale.

13.07 - "Sarei stupita se Mattarella accettasse di essere rieletto Presidente della Repubblica dopo aver fermamente e ripetutamente respinto questa ipotesi. Anche perché sappiamo tutti che il secondo mandato presidenziale non può diventare una prassi, forzando gli equilibri previsti dalla nostra Costituzione». Così la leader di FdI, Giorgia Meloni. 

12.48 - "È una grandissima gioia", ha detto invece il ministro della Salute e leader di Leu Roberto Speranza, uscendo dal vertice dei segretari della maggioranza, rispondendo ai cronisti sul Mattarella bis.

12.48 - "Lunga e affettuosa telefonata tra il presidente Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il presidente Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione". 

12.38 - Si è raggiunta un'intesa nel vertice di maggioranza sul bis per Sergio Mattarella. Lo confermano fonti di maggioranza. "L'intesa su Mattarella è una grandissima gioia", ha detto Matteo Renzi lasciando la riunione. 

11.49 - Matteo Renzi, dicono fonti di Iv, si mostra ottimista: "Stasera si chiude" sul Quirinale. 

11.40 -  E' iniziato a Montecitorio il vertice dei segretari dei partiti della maggioranza.

11.23 - Draghi ha avuto un colloquio di circa mezz'ora questa mattina con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il colloquio, a quanto si apprende, è avvenuto a margine del giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale. 

Ore 11.18 -  Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha sentito al telefono il presidente del Consiglio Mario Draghi. Salvini ha risposto al telefono mentre si stava recando agli uffici del gruppo a Montecitorio e si è trattenuto a lungo nei corridoi davanti agli uffici.

Ore 11.17 - La Lega ha convocato d'urgenza i grandi elettori alle 14. 

Ore 10.10 - Anche Italia viva ha deciso nell'assemblea dei grandi elettori di votare scheda bianca.

Ore 9.51 - È arrivata ai grandi elettori della Lega l'indicazione di voto per questa mattina: astensione e non ritiro della scheda del settimo scrutinio.

Ore 9.48 - I senatori del Pd non stanno rispondendo alla prima chiama per il Quirinale.

Ore 9.42 - I senatori della maggioranza che sostiene il governo Draghi o non hanno finora risposto alla chiama per la settima votazione per eleggere il presidente della Repubblica o si stanno astenendo.

Ore 9.35 - Anche oggi, come è già avvenuto ieri, si faranno due votazioni: la prima alle 9:30, la seconda alle 16:30. La presidente del Senato Elisabetta Casellati non è in aula. 

Ore 9.33 - E' iniziato nell'Aula della Camera il settimo scrutinio per l'elezione del Presidente della Repubblica. La maggioranza richiesta è quella assoluta, pari a 505 voti

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Prime prove della cerimonia d'insediamento

Intanto i preparativi per il nuovo insediamento al Colle sono già iniziati. Questa mattina alle 7,30 la Lancia Flaminia presidenziale era in Piazza Venezia per le 'prove' della cerimonia che seguirà all'elezione del Presidente. Su quella vettura - classe 1961 - il nuovo Capo dello Stato dopo il giuramento alla Camera, andrà all'Altare della Patria per omaggio al Milite Ignoto, e poi, scortato dai corazzieri a cavallo al Quirinale.