Perché è importante destinare la quota al supporto di progetti culturali solidali

Focus / Il 5x1000 è diventato nel tempo un mezzo di sostentamento indispensabile per quelle realtà non profit che si occupano di promozione culturale

Associazioni che si occupano di musica possono sostenere le proprie attività

Associazioni che si occupano di musica possono sostenere le proprie attività

Come ogni anno, è arrivato il momento di decidere a chi destinare il 5×1000: il cittadino è chiamato a decidere la realtà a cui destinare parte delle tasse sul suo reddito. Non tutti però sanno di cosa si tratta, come vengono utilizzati questi contributi e soprattutto perché bisognerebbe fare la scelta di devolvere questa percentuale di reddito. Questo contributo non costa nulla di più di quanto già normalmente devi versare allo Stato ma può fare la differenza per qualcuno. Il 5xmille, infatti, è uno strumento prezioso, ad esempio, per associazioni ed enti culturali regolarmente iscritti all’elenco dei beneficiari definito dal Ministero della Cultura. Una scelta gratuita, sicura e trasparente che permette di sostenere concretamente una causa importante e aiutare lo sviluppo di progetti culturali solidali. Ci sono associazioni che si occupano, ad esempio, di musica e che con il 5x1000 sostengono attività concertistiche e attività formative; o ancora, enti che salvaguardano l’ambiente, contrastando la crisi climatica e liberando la natura dai rifiuti. Ci sono associazioni, enti e fondazioni che difendono e promuovono la lettura e i contributi degli utenti possono quindi sostenere le biblioteche del territorio, acquistando nuova documentazione, potenziando i servizi esistenti e realizzando nuovi progetti. L’elenco completo tra cui scegliere si può trovare al link: www.governo.it/sites/governo.it /files/Elenco_Enti_ammessi.pdf. Contributi anche per la valorizzazione del patrimonio italiano FAI / Dal 1975 s'impegna per tutelare le splendide bellezze del nostro paese Il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. Fu Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto, che spinse l’amica Giulia Maria Mozzoni Crespi a impegnarsi per creare in Italia una fondazione sulla falsariga del modello britannico. A dare il via alle attività FAI fu la prima donazione ricevuta: la splendida Cala Junco donata da Pietro di Blasi, a Panarea, nelle Eolie, una caletta dalle acque cristalline. Seguirono il Monastero di Torba, comprato e donato dalla stessa presidente Crespi, l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, fino alle ultime significative acquisizioni dei Giganti della Sila a Spezzano della Sila, del Podere Case Lovara a Punta Mesco, delle Saline Conti Vecchi a Cagliari. è possibile destinare al FAI il proprio 5xmille per sostenere i progetti di conservazione e tutela dei nostri beni e valorizzare il ricco patrimonio storico, artistico e culturale del Paese, aprendo le porte di luoghi straordinari di tutta Italia ai visitatori e per sostenere i costi di manutenzione quotidiana per tenere in perfette condizioni 69.900 metri quadrati di edifici storici tutelati e 6.735.000 metri quadrati di paesaggio protetto in tutta Italia. Info per la donazione: fondoambiente.it/sostienici/5-per-mille/