Cantine Sgarzi, storia di famiglia

Fondata nel 1933 a Castel San Pietro, l’azienda vede al lavoro la quarta generazione

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di Vittorio Bellagamba

Una storia familiare basata su valori solidi: lavoro e amore per la terra. A Castel San Pietro, la famiglia Sgarzi ha creato una delle più importanti realtà vitivinicole italiane. La splendida cantina è custode dei segreti usati da quasi un secolo nella produzione di vini conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. "Mio nonno Luigi iniziò proprio qui a coltivare la vite e a distribuire il suo vino con cavallo e carretto alle vicine osterie", racconta Stefano Sgarzi (foto), amministratore unico di un’azienda "prettamente familiare, che si tramanda di padre in figlio da quattro generazioni, nata nel 1933 a Castel San Pietro Terme, al confine tra Emilia e Romagna. Qui seguiamo tutto il ciclo di produzione: dalla vite al prodotto confezionato, ottenendo una piena tracciabilità della materia prima. Il nostro sistema di qualità è conforme e certificato Iso 9001, Iso 14001, Brc-food, Ifs food e Bio. Il core business è la produzione e commercializzazione di vino e bevande a base di vino".

Ogni anno, l’azienda fa "ingenti investimenti per aumentare qualità e produttività: ad esempio, sostituzione e rinnovamento degli impianti di refrigerazione per ridurre sempre di più l’uso di conservanti; oltre a installare nuovi serbatoi, aumentando la capacità di stoccaggio".

Sgarzi ha rinnovato la linea di imbottigliamento, portandola a un’efficienza 4.0 per una produzione di circa 18 milioni di bottiglie all’anno. "Produciamo vini di qualità Igt, Doc e Docg, convenzionali, biologici e senza solfiti aggiunti, dai nostri vigneti in Emilia-Romagna e Abruzzo, e selezionando il meglio dalle principali regioni vitivinicole italiane". Inoltre, Sgarzi investe molto in ricerca e sviluppo ed eco-sostenibilità, per sviluppare una produzione sempre più green (non solo con l’ausilio di fonti di energia rinnovabile), incrementare la produzione biologica, ma anche attraverso l’utilizzo di packaging alternativi al vetro. L’attenzione alle esigenze dei clienti e l’impegno per la qualità, spiega ancora Sgarzi, "ci ha consentito d’incrementare il volume delle vendite, aumentando i clienti target in tutto il mondo: più di 80 destinazioni, con circa 40 milioni di euro di fatturato, con una quota export che viaggia sopra il 98% del totale".