"La siccità crea non pochi problemi Le piante sono stressate dal caldo"

Davide Martelli, riconfermato presidente del Consorzio di Tutela Patata di Bologna Dop "Sulla qualità del prodotto 2022 è presto per parlare, ma temiamo ripercussioni sulla pezzatura"

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di Claudio Ferri

Entra nel vivo la campagna pataticola, con un avvio in salita per la produzione di novelle nel Mezzogiorno, in ritardo vegetativo a causa delle semine rallentate dal maltempo e abbassamenti di temperatura a inizio stagione. Andamento positivo, invece, per la Patata di Bologna Dop (la prima in Italia ad avere ottenuto la Dop) anche dal punto di vista commerciale. Prodotta e confezionata solo nella provincia di Bologna, al 31 maggio ne erano state commercializzate 12.299 tonnellate, un +8,9% rispetto all’anno scorso.

"È un risultato che ci soddisfa, destinato a migliorare – spiega Davide Martelli, presidente del Consorzio di Tutela Patata di Bologna Dop –. In generale, ci conforta la conferma di una tendenza in atto che vede i consumatori sempre più informati e orientati verso prodotti certificati a marchio di origine, garanzia di qualità. La Patata di Bologna Dop, nell’unica ed esclusiva varietà Primura, va in questa direzione, per il suo stretto legame con il territorio bolognese, che la rende unica nel panorama nazionale".

Martelli – confermato alla presidenza del Consorzio, insieme al vice Riccardo Carafoli – interviene anche su alcune questioni chiave del settore, a partire dal tema della siccità. "Ci sta creando non pochi problemi. Lo scorso anno lo avevamo avvertito nella sua precocità, in questa stagione, a parte qualche sporadica precipitazione in giugno, l’assenza di piogge crea problemi sulla produzione, con ripercussioni sulla pezzatura del prodotto. Le alte temperature infatti stressano la pianta e ne limitano la produttività".

Sulla qualità del prodotto 2022, Martelli, non si sbilancia: la raccolta inizia in questi giorni. "Sul piano agronomico è presto per tirare delle conclusioni. La nostra preoccupazione è che la siccità incida sui calibri del prodotto".

Massimo Cristiani, riconfermato presidente del Consorzio patata italiana di qualità, che detiene il marchio Selenella (le cui superfici ammontano a mille ettari in Emilia Romagna e circa 300 tra Sicilia, Sardegna e Lazio, per una produzione complessiva di oltre 500mila quintali), esprime soddisfazione per la campagna commerciale della patata al selenio. "Da tre anni l’andamento commerciale ci dà soddisfazione – dice – anche se l’inizio di annata dal punto di vista produttivo sta penalizzando le novelle al sud. Il prodotto è arrivato in ritardo ed ha creato accumuli, innescando tensioni sui mercati che hanno spinto in basso i prezzi". Per la campagna nel bolognese ci aspettiamo, per Selenella, caratteristiche nella norma, anche se il caldo di maggio ha messo in difficoltà i produttori che sono dovuti ricorrere a frequenti irrigazioni".