"Patto coltivatori-industriali per salvare i bilanci"

La strategia per il futuro del presidente regionale dei produttori di pomodoro contro l’aumento dei prezzi

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Chiusa la campagna del pomodoro con valori produttivi record, Confagricoltura Emilia-Romagna traccia la linea da seguire per il prossimo anno. L’Emilia-Romagna è la regione leader in Italia per superficie coltivata, all’incirca 27mila ettari ed è al primo posto anche per export di derivati dell’’oro rosso’ (passata, polpa e salsa di pomodoro in primis). L’Italia si conferma al vertice della classifica dei produttori ed esportatori mondiali di trasformati: va sui mercati esteri il 60% delle conserve made in Italy. "Ci sono però segnali preoccupanti che ci costringono a serrare le fila, a lavorare uniti fin da ora per la campagna 2022", sottolinea il presidente dei produttori di pomodoro da industria di Confagricoltura Emilia-Romagna, Giovanni Lambertini. In primis i costi di produzione, che sono lievitati con rincari del 30% (e anche di più) ed è "solo l’inizio di una corsa dei prezzi che si profila inarrestabile per voci di spesa di primaria importanza: energia elettrica, gasolio, mezzi tecnici e sementi. Si tratta di un incremento di circa 1 euro al quintale nella campagna appena conclusa", ha aggiunto Lambertini. La cui soluzione è "fronte comune, produttori e industriali. L’aumento dei costi inciderà sui bilanci aziendali 2021 e 2022".