Amici del fegato, raccolte fondi e prevenzione

Volontari impegnati in varie iniziative di fund-raising. In futuro lezioni anche nelle scuole medie per mettere in guardia sull’abuso di alcol

Amici del fegato, raccolte fondi e prevenzione

Amici del fegato, raccolte fondi e prevenzione

Sono oltre 400 le persone che gravitano intorno all’associazione Amici del fegato (ora Aps) di Carpi, alla sua sede nella Casa del Volontariato in via Peruzzi 22. "Ognuno di loro porta il suo contributo, con la disponibilità, i modi e i tempi di ognuno, l’importante è che sia fatto con il sorriso sulle labbra", le parole del presidente, il cavalier Adamo Neri.

Nata nel 2005 per decisione dell’assemblea del Fondo per lo Studio delle Malattie del Fegato – che ha sede a Trieste in Friuli Venezia Giulia ma che da oltre vent’anni opera anche nel territorio dell’Emilia Romagna e che, dal 2009, si è trasformata nella prima Fondazione Italiana Fegato – l’associazione si occupa di organizzare informazione sanitaria sulla prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie del fegato, delle vie biliari e delle sue complicanze e patologie dell’apparato gastrointestinale, organizzare eventi mirati sulla prevenzione delle malattie del fegato, raccogliere fondi attraverso iniziative pubbliche e varie altre attività di fund-raising per la ricerca sulle malattie del fegato e per l’acquisto di strumentazioni per monitorare e prevenire le malattie del fegato oltre che, naturalmente, offrire supporto psicologico alle persone malate. L’ultima donazione arrivata all’Ospedale di Carpi, a favore della struttura complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva diretta dal dottor Mauro Manno, risale a meno di un mese fa: "Abbiamo acquistato un’importante strumentazione che mette i medici nelle condizioni di affinare la diagnosi delle patologie dell’esofago, evitando così tanti interventi che risulterebbero inutili". Lo strumento donato infatti consente di eseguire la manometria esofagea, un esame che serve per valutare la motilità dell’organo attraverso l’introduzione di una sonda che misura la pressione interna. Donazione, questa, che alza ancora di più il livello qualitativo dell’ospedale carpigiano, ora tra i pochi centri in Italia per la diagnosi e il trattamento di particolari patologie dell’esofago come l’acalasia. Oltre che l’esempio concreto di come l’attività dell’associazione ritorni sempre al territorio grazie alle tante attività benefiche che mette in campo. Un esempio? "Le volontarie degli amici del Fegato si trovano spesso nei pressi dei negozi di giocattoli e fanno pacchi regalo in cambio di donazioni libere. C’è chi dà i bottoni, ma anche chi offre molto di più: nel 2023 solo così abbiamo raccolto 14mila euro", racconta Neri. A questo proposito, il 9 giugno si terrà a Budrione il primo dei due pranzi di autofinanziamento del 2024, il secondo sarà in novembre.

Altro tassello fondamentale, l’attività di informazione ed educazione alla cittadinanza: i prossimi appuntamenti da segnare in agenda sono l’11 e il 18 aprile alla biblioteca Loria di Carpi, per due incontri dedicati al cinema e, soprattutto, alla cultura di una corretta alimentazione (un ritorno, altri appuntamenti sulla cultura dell’alimentazione si erano tenuti sempre alla Loria nell’ottobre 2023). Attività che comprende anche le scuole: "In passato abbiamo lavorato con le superiori organizzando corsi di sicurezza stradale ma, da ottobre di quest’anno, arriveremo anche nelle secondarie di primo grado su richiesta esplicita dei presidi perché, tragicamente, risulta essere l’età nella quale avvengono i primi contatti con l’alcol".

Tra le ultime novità – risalente a fine febbraio 2024 – anche un importante cambio generazionale ai vertici: è stato infatti nominato vicepresidente, con delega al mondo giovanile, l’ingegnere 29enne Dhansaw Vittorio Rambaran. "Già da diversi anni ho iniziato a inserire nell’associazione dei giovani che mi stanno dando grande soddisfazione – ha spiegato Neri –. Un cambio generazionale per me assolutamente necessario che si sposa con i valori dell’associazione e allo stesso tempo forma i ragazzi all’importanza dell’avere una sensibilità verso chi è meno fortunato". Infine, la volontà di allargare l’attività con un’azione più ampia che coinvolga tutto il corpo umano. Una strada già iniziata che l’Associazione continuerà a perseguire con l’obiettivo di diventare sempre più un punto di riferimento nella sua opera di ricerca e intermediazione tra il cittadino e l’Ospedale.

Dopo aver dato un’idea di tutto quello che l’associazione fa per i cittadini, ricordiamo anche cosa i cittadini possono fare per l’associazione: "Aiutaci a raccogliere fondi per la ricerca, aiutaci a sostenere gli ammalati, aiutaci a formare il personale medico e paramedico", si legge nella pagina d’apertura del loro sito internet amicidelfegato.it.

Come? Donando il 5 per Mille, ad esempio. Ma anche, più banalmente, facendosi confezionare un pacchetto regalo.