Passione rugby in città, oltre 250 tesserati

L’asd è nata nel 2012, ora ha 7 formazioni giovanili e la prima squadra impegnata nella Poule Promozione di Serie C. A maggio prestigioso torneo

Passione rugby in città, oltre 250 tesserati

Passione rugby in città, oltre 250 tesserati

Dal 2012 anche la palla ovale rotola nella città dei Pio. Merito dei ragazzi del Rugby Carpi, realtà che in questi 11 anni si è consolidata e ora può contare su 7 formazioni giovanili, dagli Under 6 agli Under 18, oltre alla prima squadra impegnata nella Poule Promozione di Serie C, con oltre 250 tesserati fra giocatori, dirigenti e allenatori. Da poco è stato rinnovato il direttivo per il quadriennio 2024-28 che ha confermato il secondo mandato per il presidente Stefano Bolognesi, al cui fianco ci sono il vice Alessio Sabattini e i consiglieri Claudio Andreoli, Andrea Masselli, Gianfranco Mazzi e Gianluca Campli (sono invece usciti Alberto Menon, Matteo Pettenati e Matteo Casalgrandi, che fu il primo presidente), mentre la segretaria è Alessia Visentin. "Tutto è nato a maggio 2009 – racconta Bolognesi, uno dei fondatori – quando giocavo a Modena e ho letto un annuncio di Matteo (Casagrandi, ndr) in cui si cercavano persone interessate ad aprire una scuola di rugby a Carpi. Da lì è cominciata questa fantastica avventura: all’inizio eravamo solo in 5 di varie età, ci allenavamo un po’ ovunque, campi, parrocchie e pezzi di terra in giro per Carpi. Poi a giugno 2012 abbiamo fondato l’Asd Rugby Carpi e nel 2015 abbiamo montato le prime ’H’ (le porte tipiche del rugby, ndr) al campo ’Dorando Pietri’ allora costruito per l’atletica, dove siamo tutt’ora in affitto, quindi nel 2020 è arrivato l’ultimo step con la costruzione dei nuovi spogliatoi, che però non sono ancora terminati". Un percorso di crescita quello dei "Falchi" carpigiani, come vengono soprannominati, che è andato di pari passo con l’amore della città dei Pio per il rugby. Con la società biancorossa hanno giocato i primi palloni Matteo Nocera, pilone delle Zebre e della Nazionale italiana, Davide Ascari che ha vinto due scudetti a Colorno e gioca nell’Under 20 azzurra, poi Riccardo Andreoli perno della Benetton Treviso e della Nazionale Under 23 e Filippo Bolognesi che gioca nel Cus Torino. "La nostra è una settimana intensa – prosegue il presidente – fra allenamenti e partite, che cominciano al sabato mattina con i ’falchetti’ dell’Under 6 che iniziano con la ’rugbicità’ giocando con papà e mamma fino alla prima squadra, che si autoalimenta con il nostro settore giovanile e che è impegnata in C col sogno, entro un paio di anni, di poter salire in B. Abbiamo anche un buon numero di ragazze che fino ai 12 anni giocano con i ragazzi, poi fanno attività parallele con altre ragazze della provincia". Ma per il salto di qualità definitivo servono strutture adeguate. "Sarebbe fondamentale avere un secondo campo – spiega Bolognesi – perché con otto squadre, come immaginate, il nostro fatica a reggere allenamenti e partite. E poi manca una ’club house’ che per il rugby è fondamentale, visto che dopo i due tempi sul campo c’è il terzo, quello fuori campo, il più importante dal punto di vista della funzione sociale che ricopre il nostro sport che si basa su aggregazione, disciplina e impegno". All’orizzonte ora c’è la quinta edizione del torneo "Città di Carpi", prestigioso torneo giovanile riservato agli Under 14 organizzato col patrocinio del Comune che si svolgerà domenica 12 maggio al campo "Pietri" (al mattino alcune gare anche al campo ex Kennedy) e a cui sono attese 12 squadre provenienti da tutta Italia.

Davide Setti