Quartirolo polo economico e di aggregazione

Dalla maglieria al biomedicale, la zona ha visto cambiare l’imprenditoria. L’unica costante è la Sagra che i volontari organizzano da 47 anni

Quartirolo polo economico e di aggregazione

Quartirolo polo economico e di aggregazione

di Maria Silvia Cabri

Un quartiere laborioso, fatto di uomini e donne che lavorano, e che sta testimoniando il mutamento della realtà imprenditoriale. Dal ‘dominio’ della maglieria (Molly, Carma, Belmondi, solo per citarne alcuni) accanto ai tanti pronto moda, e della metalmeccanica, fino al più recente biomedicale con le sede di ‘Marchesini Group - Farcon Blister Division’. Quartirolo è questo. O meglio, ‘anche’ questo, in quanto a fronte della parola Quartirolo, l’immediato pensiero di ogni carpigiano va alla storica Sagra che, nella forma attuale, quest’anno ha festeggiato il traguardo della 47esima edizione.

Da quasi mezzo secolo, dunque, la festa, religiosa e laica, organizzata dall’eccezionale ‘macchina’ dei volontari che ruotano intorno alla parrocchia ‘Madonna della Neve’, si conferma come appuntamento atteso di fine luglioinizio agosto. Tra i primi organizzatori della Sagra della Madonna della Neve (le cui origini risalgono a 340 anni fa, ossia al 5 agosto 1682) vi è una figura storica nella parrocchia e nello stesso quartiere: Maurizio Gasparini, autentico ‘quartirolese’ doc. "Quando sono nato, nel 1946, Quartirolo era una frazione a Sud di Carpi, dotata anche di un proprio cimitero. Con l’estendersi dell’urbanizzazione, è diventata un quartiere, al pari di Cibeno per l’area a Nord. Ben presto si è affermata come zona ‘mista’: molte aziende e altrettante abitazioni". Gasparini, oltre ad essere un punto di riferimento per la Sagra, fa parte della corale ‘Regina Nivis’ e in passato ha giocato a calcio nel Quartirolo.

Sulla strada ‘maestra’, ovvero via Carlo Marx, proprio di fronte alla chiesa ‘madre’ (così denominata dopo l’inaugurazione nel 2009 della nuova Aula liturgica) si affacciano due esercizi commerciali che sono autentica testimonianza del quartiere e della sua evoluzione. Chi non conosce Giorgio Barbieri dello storico ‘Bar City’, in angolo con via Monte Bianco? Giorgio è solare, sorridente, pronto alla battuta e al tempo stesso capace di riservare una parola speciale per ogni suo cliente. Perché è davvero come se conoscesse una a una le persone che ogni giorno, dalle 4.30 del mattino alle 14.30, passano da lui in bar, quello che, nei 45 anni di esistenza, di cui 31 in gestione a Barbieri, è diventato molto di più. "Siamo partiti come bar – racconta Giorgio – poi siamo diventati ristorante-self service, passando dai quattro tavoli posti di fronte alla chiesa agli attuali 70 coperti all’interno". Ogni giorno, in media, al ‘Bar City’ vengono serviti 200 pasti, tra clienti a sedere e asporto. Una ‘macchina da guerra’ che però ha conservato i tratti più autentici della spontaneità e familiarità. Giorgio chiama per nome i clienti, ricorda i loro gusti, ha visto bambini crescere a diventare adulti: socia con lui è la moglie Carla, con loro lavora come collaboratore il figlio Mattia, oltre a due dipendenti, tra cui Elisa. Attigua al bar c’è la tabaccheria, altro punto di riferimento per il quartiere: "Due anni fa ho rilevato l’attività dai precedenti gestori – spiega la titolare Liliana Lo Russo –. Nei momenti liberi viene ad aiutarmi mio marito Daniele Sassi. Siamo molto contenti: da tempo avevo il desiderio di un’attività in proprio e meglio non poteva andare, visto che ci troviamo su una strada di passaggio molto frequentata e che abitiamo a 300 metri da qui".

Da Liliana il clima che si respira è familiare: i clienti entrano per comprare sigarette o per giocare alla fortuna, ma ad ognuno è riservata una parola d’amicizia. Anche adesso che la tabaccheria è diventata ‘fermo posta’ per il ritiro dei pacchi, segno di una società che cambia.

Altra attività pluridecennale è quella de ‘La Ferramenta’ di via Pisacane: i quattro soci, Giancarlo Bertani, Marco Lamberti, Fabrizio Campedelli e Daniele Berni, hanno rilevato l’attività nel maggio 1996, quando era ancora in via Nicolò Biondo (e tra i soci vi era Claudio Bertani, padre di Giancarlo). Si tratta della più ampia (400 metri quadrati di negozio e altrettanti di magazzino) ferramenta di Carpi, nonché di quella con più storia alle spalle. "I nostri clienti sono soprattutto le aziende – spiega Marco Lamberti – in quanto serviamo molte strutture pubbliche, ma abbiamo anche una buona fetta di privati. Clientela affezionata, che ci conosce, e anche qualche nuovo ‘arrivo’, che viene da noi per l’acquisto e anche per un consiglio. Dalla signora che chiede come montare lo stendino fino all’operaio per un dettaglio più tecnico".