Stop agli allevamenti di animali da pelliccia

Il fatto che i visoni negli allevamenti di pellicce olandesi siano stati infettati dal coronavirus – e che possibilmente abbiano trasmesso il virus agli operai – è una ragione in più per chiudere tutti questi stabilimenti subito. Per quanto riguarda il rischio per la salute pubblica che rappresentano, gli allevamenti di pellicce non sono diversi dai mercati umidi come quello in cui probabilmente è originato il COVID-19. Gli animali uccisi per la pelliccia sono confinati in strettissime gabbie di metallo adiacenti l'una all'altra, il che rende molto facile la diffusione di malattie infettive attraverso lo scambio di fluidi corporei. Gli animali con infezioni, piaghe e ferite aperte causate dalla superficie di fili metallici su cui sono costretti a muoversi sono una vista molto comune. Permettere agli allevamenti di pellicce di continuare a svolgere la loro attività di fronte a una crisi globale derivante dallo sfruttamento degli animali sarebbe imperdonabile sia dal punto di vista del rischio per l'essere umano che del danno inflitto agli animali. Ora è il momento di agire in modo decisivo – è ora di vietare gli allevamenti di animali da pelliccia. Sascha Camilli