Lo scandalo della Bretella che non arriva mai

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 3 dicembre 2020 - Nell’articolo di Gianpaolo Annese sul Resto del Carlino del 30 Novembre riguardante l’intervista a Giovanni Savorani presidente di Confindustria ceramica si torna sul tema Bretella Campogalliano Sassuolo con alcune affermazioni che meritano una replica. Ci si dimentica è che stiamo parlando di un territorio che ha il 36% di occupazione del suolo, record assoluto in Italia, contro il 4% della media europea, con un’aria che viene catalogata come la peggiore assoluta o tra le peggiori in Italia. L’avvio dell’opera che risente di problemi amministrativi da cui la sentenza della UE in merito alla concessione è un problema in quanto il progetto vede coinvolti enti pubblici e privati e di difficile soluzione (gara Europea).

Non credo che il paradosso Nimby ( Con l'acronimo NIMBY (inglese per Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile sul retro") possa essere associato a questo territorio che tanto ha già dato del suo ambiente e della sua forza lavoro e intelligenza in oltre 60 anni, un territorio con il 36% occupato da cemento credo che non abbia mai pensato alla parola Nimby, ma dovrebbe trasformare i tanti capannoni vuoti, di nuovo in terra agricola.Non credo che sia il caso quindi, per finire, di utilizzare l'eventuale perdita di posti di lavoro legati alla mancata realizzazione della Bretella, esiste già un asse che supporta egregiamente il tutto , la Modena Sassuolo, esiste invece un mondo nuovo al quale dobbiamo ambire tutti, per lasciare ai nostri figli un ambiente migliore senza ricatti o visioni egocentriche.  

Roberto Monfredini (Medicina democratica) Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

La Bretella Campogalliano  - Sassuolo è uno scandalo italiano. Il primo progetto risale a 20 anni fa, una attesa vergognosa come succede per il passante di Bologna. L'Italia per andare avanti, crescere, produrre ricchezza, lavoro e reddito per tante famiglie ha bisogno di grandi opere la cui realizzazione non danneggia l'ambiente. La Bretella che deve servire il comparto ceramico di Sassuolo- Fiorano è una di queste. Per le ceramiche è fondamentale infatti la velocità del trasporto su gomma.  L'area in questione è già fortemente antropizzata  e popolata di insediamenti industriali. Un'asse del genere contribuirà a togliere dal traffico vicino alle città, già strozzato e ingestibile, una ulteriore fonte di inquinamento. Aspettare ancora è un suicidio. Non c'è molto altro da dire. Ci mancava solo l'Europa a mettere i bastoni fra le ruote.  

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