Casa, superbonus a ostacoli

Fa bene il Ministro Brunetta a pubblicizzare le nuove norme che hanno reso più semplice la procedura per presentare le CILA di efficientamento energetico dei fabbricati per ottenere il superbonus del 110%. Forse però il Ministro non sa che la difficoltà di noi tecnici a sbrigare tali pratiche, non deriva dalla presentazione ai Comuni della documentazione necessaria per segnalare i lavori da svolgere. La C.I.LA. non è altro che una Comunicazione di Inizio Lavori e non richiede un’autorizzazione da parte del Comune, ma solo un numero di protocollo che viene rilasciato immediatamente dopo la presentazione. Il problema burocratico viene quando si deve dar mano ai finanziamenti. Occorrono circa ottanta documenti fra visure catastali, contratti, computo metrici, dichiarazioni, visure camerali, DURC e dichiarazioni di ogni tipo. Chi si è avventurato in questa babele di adempimenti sa a cosa mi riferisco. Ci troviamo (noi tecnici e di conseguenza i Committenti) ad affrontare una burocrazia assurda, addirittura dopo che si sono inoltrati tutti questi documenti, l’ associazione  a cui si affida la banca  a volte li richiede una seconda volta . E poi questo è solo l’inizio, il bello viene (anzi verrà) quando ci saranno da presentare le asseverazioni a fine lavori, asseverazioni che dovranno dichiarare la perfetta esecuzione delle opere e la loro congruità ai prezzi stabiliti dal prezziario regionale.  Il Ministro Brunetta è meglio che si informi su come procedono le pratiche di finanziamento del superbonus 110% e poi ci risentiamo.  

Werther Pattuelli