I rifiuti, il cassonetto e la chiave

La voce dei lettori

Spiace in un momento così delicato perdersi in discorsi circa la “chiave dei cassonetti dell’organico”, ma la risposta che l’Ufficio Stampa di Hera dà ad una lettera di un utente richiede alcune precisazioni. La chiave di cui si parla è un oggetto di plastica lungo circa dieci centimetri, ingombrante, che serve ad aprire il cassonetto dell’organico (rifiuti alimentari, ecc..) e che permette di aprire il cassonetto completamente, anche ambedue le ante di chiusura. Chiaro quindi che non serve ad “evitare l’inserimento di oggetti di grandi dimensioni o comunque estranei”. Forse chi ha scritto la risposta  confonde i cassonetti dell’organico con la nuova invenzione della Carta Smeraldo necessaria per aprire i cassonetti dell’indifferenziata! Sono questi infatti i cassonetti che permettono di conferire solo rifiuti di piccole dimensioni. La chiave ostacola il conferimento dei rifiuti organici, favorendone l’abbandono all’esterno. Al primo apparire di tali cassonetti un operatore a cui chiedevo la spiegazione di tale “invenzione” mi rispose che erano cassonetti vecchi usati precedentemente in centro città, dotati di chiave per impedire che fossero aperti da chi voleva non conferire rifiuti, bensì trovare rifiuti utili. Quale che sia la verità, la presenza di chiave nei cassonetti dell’organico crea un inutile disagio. Marina Ercolan