Serve un piano per le infrastrutture

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 25 settembre 2020 - L'economia italiana ha bisogno di amministrazioni e infrastrutture efficienti, moderne. E' assodato che la rete stradale bolognese fa parte del TEN-T  (collegamento nord Europa/ Malta), Bologna è il tubo di scappamento di tutta Italia e mezza Europa. Attualmente è in vigore il Recovery Plan e possiamo attingervi fondi. Voler caparbiamente realizzare il Passante bolognese con un progetto ideologicamente ampiamente superato è un vero e proprio suicidio ambientale, umano. E' un progetto tutto meno che ecologico e green. L'Italia è già stata sanzionata due volte dalla Commissione Europea per aver sforato di gran lunga il particolato PM10 e il biossido di azoto. Siamo sotto stretta sorveglianza. Vogliamo continuare a pagare in termini di salute e soldoni ancora per molto?   M.Cristina Luongo

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Il Passante di Bologna è una vicenda archiviata. Nel senso che è tutto sbagliato, tutto da rifare, come diceva il grande campione di ciclismo Gino Bartali. Ma dobbiamo farcene una ragione. Sarà allargato poco e male il tracciato esistente e l'inquinamento aumenterà senza risolvere i problemi del traffico per chi deve passare da Bologna. Amen. Ciò che serve all'Italia oggi, dopo la crisi economica innescata dall' emergenza sanitaria è un grande piano di infrastrutture che guardi al futuro con lungimiranza e strategia. Servirebbe a creare posti di lavoro e rilanciare l'economia. Ma per ora, con l'attuale governo, molto chiacchiere e distintivo, non se ne vede traccia. La speranza è l'ultima a morire. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net