La sfrontatezza di parlamentari e burocrati

La voce dei lettori

Stiamo assistendo a inedite scene di sfrontatezza da parte di  parlamentari e burocrati ai vertici di importanti "aziende" di Stato che ci raccontano delle fragorose panzane. Per quel che concerne gli adempimenti da affrontare immediatamente per non far sprofondare il nostro Paese i verbi usati sono sempre puntualmente coniugati al futuro; le azioni che riguardano il passato e - a dire dei parlamentari Movimento 5Stelle  - proseguono tuttora sono i grandi sacrifici di rinuncia a cospicue "fette" dei loro stipendi mensili che, a loro dire, sarebbero versati alle piccole aziende produttive in difficoltà. Ma non ho mai visto un elenco di aziende favorite da cotanta generosità.  Quando mai abbiamo visto su un quotidiano o in uno dei tanti talk-show in cui i 5Stelle sono sempre presenti,  qualcuno di questi parlamentari spiegare quali sono le graduatorie (?) di accesso ai benefici proposti usando le somme della gran rinuncia a parte dei loro stipendi?  Per un parlamentare la sua comunità dovrebbe essere composta da persone tutte identiche e non dovrebbe fare distinzione fra suoi elettori in difficoltà e chi elegge qualcun altro, eppure i beneficiari di cotanta generosità sono e restano sconosciuti.  Non vorrei che fossero come tutti quelli che a dire del Capo dell'Inps hanno preso la cassa integrazione guadagni perché... nessuno viene lasciato solo... ebbene possibile che io parli esclusivamente con chi da marzo non ha riscosso un accidenti di nulla ed è regolarmente uno sfortunato cassaintegrato. 

Sergio Cavalli