Bologna, 6 gennaio 2021 - Il lettore Modestino Palumbo tifa per l’obbligo vaccinale, come quasi tutti i media. Io credo invece che più che altro servirebbe buonsenso, sia da parte di chi non ha fatto il vaccino e sia, soprattutto, da parte di chi l’ha fatto, che invece pensa “wow, ora posso fare ciò che mi pare”. Ma ormai il caro vecchio “divide et impera” ha preso piede e fa più comodo incolpare una sparuta minoranza che usare il cervello. Francesco Rivaroli
Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni
Il rispetto di tutte le posizioni e le idee lo si deve fino a che le scelte altrui non danneggiano la libertà personale e collettiva e la salute pubblica. Abbiamo constatato da mesi che con il solo buonsenso non si risolve granchè in tema di emergenza sanitaria. Certo, serve l'autoregolamentazione ma da sola non è sufficiente. E’ per questo che si va verso il Green pass obbligatorio anche sul lavoro. Non siamo ancora fuori dal tunnel e non ne conosciamo ancora nel dettaglio tutte le insidie e quindi è necessario dare un giro di vite dove ci sono situazioni altrimenti difficili da gestire. Per proteggerci è fondamentale utilizzare i vaccini perchè anche se infiltrati dal contagio servono a fermare i sintomi gravi. Vi pare poco? I No vax oggi sono nella maggior parte dei casi molto radicalizzati, sono estremisti del No a tutto e se per salvaguardare la salute pubblica, dato che ancora si naviga a vista, serve il Green pass obbligatorio si proceda. Molti di questi negazionisti sono anche provocatori come quelli che a Modena recentemente hanno fatto irruzione in un bar senza mascherina in quindici per marcare la loro posizione ideologica. Infine, chi ha fatto anche la terza dose di vaccino non deve pensare di possedere uno scudo stellare contro il Coronavirus. Mascherina, distanze e stare alla larga da luoghi affollati sono precauzioni da mantenere. beppe.bonii@lcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net