Vaccini a rilento

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 4 gennaio 2021 - Si fa un tanto parlare dei vaccini e della organizzazione degli stessi. Mi permetto di dare un suggerimento molto semplice, i telefoni non devono essere utilizzati solo dalle aziende che devono operare per il teleselling, ma dato che il Servizio sanitario nazionale annovera tra i cittadini tutti i numeri di telefono, perché non sfruttare questa opportunità per organizzare una corretta gestione del servizio vaccinale? Renato Bassi

Risponde il condirettore del Resto del Carlino, Beppe Boni Non sappiamo se la sua idea sia praticabile, ma ne prendiamo atto. Il piano dei vaccini, a parte la prima tornata simbolica, procede a singhiozzo e a rilento. In alcune parti d'Italia viaggia spedito, in altre meno. La realtà è che manca personale ed è incredibile che non sia stato allestito un piano di emergenza per questa svolta. In Lombardia addirittura hanno posticipato parte della vaccinazione per non richiamare il personale dalle ferie. Una scelta che lascia senza parole, anche se la Regione ha promesso che da oggi recupereranno il tempo perduto. Quando dovremo vaccinare milioni di persone come faremo se non esiste un piano dettagliato con il personale necessario? Il Governo rassicura, ma non siamo tranquilli vista la partenza. Incrociamo le dita.

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