Le visite cardiologiche negate

La voce dei lettori

Nella vita a volte è necessario saper lottare,non solo senza paura ma anche senza speranze.In riferimento a questi lunghi mesi di pandemia,ho verificato l'attesa estenuante per una visita cardiologica di controllo da effettuare su un paziente(mio marito) invalido al 100% con impianto sottopelle di un pacemaker defibrillatore che ha avuto nel suo percorso di vita più  infarti, mi domando: come si può in questi tre mesi abbandonare certi pazienti nelle strutture ospedaliere? I medici di famiglia per paura a sua volta del contagio curavano e curano per telefono. Non si poteva intasare il pronto soccorso e così anche la guardia medica. Nessuno era disponibile a fare una visita anche a pagamento cardiologica e tuttora non è cambiato nulla. Prevenire è meglio che curare,ma è smentito dai fatti sopra elencati. Maria Grazia Conti