Edilizia e riqualificazione energetica: una strategia per rilanciare il settore

Urgenza / Le norme sono troppo frammentate e creano solo incertezze

Mauro Grazia

Mauro Grazia

Il 18 ottobre si è tenuto a Roma l’incontro dal titolo “Riprogettiamo l’Italia - nuovo testo unico delle costruzioni, codice appalti e PNRR” promosso dall’Intergruppo parlamentare “Progetto Italia”. L’organizzatrice dell’evento è stata la Parlamentare Erica Mazzetti di Forza Italia. Per Confabitare hanno partecipato il Presidente Nazionale Alberto Zanni e Mauro Grazia, consulente tecnico di Confabitare Bologna. Si è discusso della necessità di un Testo Unico delle costruzioni e delle implicazioni per l’edilizia e la riqualificazione energetica. L’evento ha messo in luce la frammentazione normativa del settore edilizio, evidenziando come la sovrapposizione di leggi e regolamenti crei incertezza e ostacoli operativi. Alberto Zanni, Presidente di Confabitare, ha dichiarato: «È fondamentale alleggerire la burocrazia che sta paralizzando il settore edilizio e la riqualificazione energetica. La frammentazione normativa e i continui cambiamenti creano solo incertezza per cittadini, tecnici e operatori. Serve un quadro normativo unico e chiaro, che dia certezze e incentivi reali per favorire gli investimenti e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e sicurezza che il nostro Paese non può più rimandare». Si è sottolineata l’urgenza di unificare le norme per garantire maggiore chiarezza e sicurezza, integrando urbanistica, edilizia e sicurezza cantieri in un quadro coerente. L’obiettivo di rilanciare il settore edilizio, strategico per l’economia italiana, è stato collegato alla necessità di pianificare interventi per ridurre i consumi energetici, rigenerare il tessuto urbano senza ulteriore consumo di suolo e mettere in sicurezza il territorio rispetto ai rischi idrogeologici e sismici, in risposta ai cambiamenti climatici. Tuttavia, la disomogeneità legislativa e l’instabilità normativa, aggravate da interventi politici frammentari, ostacolano i progressi auspicati. Si è parlato di riqualificazione energetica degli edifici, ambito su cui pesa l’incertezza normativa e la riduzione degli incentivi fiscali. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) recentemente aggiornato non introduce novità significative per gli immobili, mentre l’idea di sostituire le detrazioni fiscali con un sistema di certificati bianchi rischia di posticipare gli interventi concreti al 2027 o oltre, lasciando il settore in stallo. La mancanza di coordinamento tra i Ministeri dell’Ambiente e dell’Economia è vista come un segnale di disinteresse verso il tema energetico, nonostante l’efficientamento possa ridurre i consumi e aumentare il valore degli immobili. Emerge la necessità che la politica superi l’approccio frammentario, affronti le sfide con visione strategica e coinvolga esperti per promuovere soluzioni realistiche, evitando di perpetuare errori che penalizzano l’edilizia e la transizione energetica. Mauro Grazia Consulente di Confabitare