DANIELE ZANDOLI
Sport

Cesena prima della classe: ecco le pagelle. Shpendi vale il tesoro della corona

La stagione di Adamo è stata da ’esplosione nucleare’, De Rose insostituibile motore della squadra e Prestia un muro in difesa .

Cesena prima della classe: ecco le pagelle. Shpendi vale il tesoro della corona

Cesena prima della classe: ecco le pagelle. Shpendi vale il tesoro della corona

L’anno non è ancora finito, ma gli scrutini possono già iniziare, dal momento che gli ’alunni’ bianconeri hanno già ampiamente dimostrato quello che c’era da dimostrare durante la stagione. Vincendola.

Ecco dunque le pagelle del ’secondo quadrimestre’ bianconero.

Pisseri (35 presenze) 6,5. Finalmente il Cesena ha avuto un portiere che ha sfoggiato parate da campione, come quelle di Pescara, con Gubbio ma non solo. Non è stato un marziano nelle uscite ma ha consegnato ai suoi una sicurezza sconosciuta durante la scorsa stagione.

Ciofi (18, 4 gol) 7. Ancora positivo questo ragazzo col Cavalluccio stampato sulla pelle, almeno fino allo stop imposto da una bastarda ernia inguinale. E’ tornato in campo più determinato ed efficace che mai.

Prestia (34) 7,5. The wall, il muro. Dalle sue parti non si passa, ulteriormente migliorato rispetto alla scorsa stagione, comunque giocata ai massimi livelli. Imprescindibile e insostituibile e per fortuna sempre presente.

Silvestri (33, 3) 7. Il cugino scapestrato, bravissimo, a volte tatticamente bricconcello, serve un urlo di Toscano e dell’altro palermitano a rimetterlo in riga. Per il resto un altro imprescindibile, micidiale anche in attacco.

Pieraccini (21, 2) 7. Nel calcio la fortuna ha un ruolo importante, ma bisogna aiutarla. Coglie l’occasione della vita per l’infortunio di Ciofi e si fa trovare prontissimo, con due gocce d’oro sotto la Mare. Sarà una presenza importante anche in serie B.

Adamo (34, 5) 7. L’esplosione nucleare di questa stagione, migliorato in tutto, fisico, testa, abnegazione, piedino fatato per la lunga catena di assist. Segna anche , ma le vere perle sono i palloni per i compagni solo da buttare dentro.

Pierozzi (26, 2) 6. Nella ciurma dei baby è stato sinora il meno performante, un buon rincalzo senza pretendere la luna. Ma il gol promozione sotto la Mare se lo ricorderà per sempre.

Varone (31, 1) 6,5. La concorrenza si è fatta tosta e gli acciacchi non gli hanno dato tregua. Ha giocato meno di quanto si aspettasse, ma è stato un prezioso elemento su cui contare.

Francesconi (33, 1) 7. Lo scudiero di De Rose da cui ha assorbito la ’garra’ per uno dei centrocampi più tignosi della categoria. Gioca da veterano, diventa titolare fisso e il cassiere gongola.

De Rose (30) 8. Invecchiando migliora come il vino buono, deve aver taroccato la carta di identità. Insostituibile uomo ovunque, diga foranea per la difesa e trampolino di lancio per l’attacco, colonna portante del Cesena dai grandi numeri, capitano senza macchia.

Donnarumma (28, 4) 7,5. Quando pensiamo che da quelle parti lo scorso anno giocava Calderoni vengono i brividi. Giocatore intelligente, completo, tatticamente e tecnicamente di altra categoria, autore di mezza dozzina di assist e anche di un buon bottino di reti.

Saber (24, 3) 6,5.Una volta per questi tipi si diceva genio e sregolatezza. Discontinuo, capace di mangiarsi gol già fatti e poi di segnare la doppietta più importante della stagione a Perugia.

Berti (32, 6) 7,5. Ha meritato di stare sempre in campo, anche quando il gioco si è fatto sporco rispondendo con la sua classe cristallina. Splendida doppietta con la Recanatese, grazie a Firenze che ce l’ha rimandato gratis, maturo e migliorato.

Kargbo (28, 9) 6,5. Finalmente efficace dopo stagioni in naftalina, segna e offre palle preziose da trasformare in gol. Devastante fino a marzo quando si è perso chiudendo non al top.

Ogunseye (24, 4) 5,5. Cicca dopo una partenza al seltz perché a volte un fisico marmoreo è fragile come il vetro. Chiude male, nervoso e irascibile, tra una squalifica e l’altra.

Corazza (28, 10) 6,5. Bersaglio preferito di arbitraggi in cerca di protagonismo gratuito che gli costano squalifiche chilometriche, ha segnato e giocato poco per i suoi clichè. Difficile rivederlo in cadetteria.

Shpendi (29, 20) 8,5. Han sempre detto che è meglio del gemello e lo dimostra a suon di gol e prestazioni da urlo. E’ il gioiello della corona, indispensabile, capocannoniere spavaldo e sbarazzino. Che rabbia fermarsi per un infortunio a due lunghezze dal record di Hubner.

Chiarello (11, 1) 5. Non è decollato, nonostante buona volontà ed abnegazione. Un altro che saluterà la compagnia. Un gol alla Fermana e uno sbagliato a Chiavari che avrebbe segnato pure il magazziniere.

David (14) 6. Un altro gioiellino, poco utilizzato per troppa concorrenza. Verrà il suo turno e sarà un altro capolavoro della cantera bianconera.

Siano, Bumbu, Nannelli, Coccolo, Piacentini, Giovannini ng. Importanti negli equilibri durante gli allenamenti in settimana e nello spogliatoio, con poche occasioni per mettersi in mostra.