La contrada di San Benedetto: "Siamo in continua crescita. E non regaleremo niente a nessuno"

Tutta la carica della presidente Chiara Formaggi: "Grazie all’impegno dei nostri giovani e di tutti i volontari". Pronti a portare a casa il massimo risultato in ogni categoria. Ma alla fine sarà una festa per tutti" . .

La contrada di San Benedetto: "Siamo in continua crescita. E non regaleremo niente a nessuno"

La contrada di San Benedetto: "Siamo in continua crescita. E non regaleremo niente a nessuno"

"San Benedetto è una contrada in continua crescita – spiega al nostro giornale la presidente Chiara Formaggi – che ha recuperato le presenze del periodo pre Covid, che ha sofferto molto nel periodo

della pandemia ma che ha saputo rialzarsi appena la situazione è tornata alla quasi normalità.

Non siamo sicuramente una contrada strutturata per competere in ogni campo e disciplina ma siamo una componente del Palio di Ferrara che ha saputo negli anni crearsi una propria identità, costruire un cuore di volontari dedito giorno e notte alla contrada e al Palio estense nella sua complessità". Poi sottolinea: "Voglio per questo ringraziare – sottolinea ancora la presidente – tutti i volontari, contradaioli, famiglie che da anni lavorano dietro le quinte per ottenere risultati importanti, per far crescere i nostri ragazzi, e sono sempre di più, in un ambiente sano e per rendere il nostro gruppo sempre più unito".

"Per quanto riguarda le gare di domani sera – conclude Chiara Formaggi – noi non regaleremo niente a nessuno e ci impegneremo fino alla fine per portare a casa il massimo risultato in ogni categoria. Alla fine sarà comunque una festa per tutti".

Il territorio del Rione di San Benedetto coincide con la metà occidentale della celebre Addizione urbana realizzata a partire dal 1492 su impulso del duca Ercole I d’Este.

A ovest dell’antica via degli Angeli (oggi corso Ercole I d’Este), possiamo ancora scorgere alcuni gioielli dell’architettura rinascimentale ferrarese, come il palazzo Prosperi Sacrati con il suo trionfale portale marmoreo, la chiesa di San Benedetto, la Casa di Ludovico Ariosto, palazzo Mosti e il monumentale palazzo dei Diamanti, sede della Pinacoteca Nazionale e delle prestigiose esposizioni curate dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

Il Rione annovera al suo interno diverse piccole contrade, tra cui la contrada del Mirasole (toponimo ancora esistente) e quella del Guazzaduro, attuale via Contrada della Rosa.

I colori bianco e azzurro accompagnano l’insegna rionale, raffigurante un anello d’oro sormontato da un diamante a punta e avvinghiato dalle foglie dello stelo di un fiore multicolore: si tratta della margherita pratolina (spesso confusa con il garofano rosso), le cui corone concentriche dei petali riproducono la successione dei colori verde, bianco e rosso, simboli delle tre virtù teologali: speranza, fede e carità.

Particolarmente cara al duca Ercole, la divisa del diamante racchiude i significati talismanici e cristologici della preziosissima pietra, emblema della purezza, della luce e dell’incorruttibilità.

Ma ecco tutti i campioni del Rione San Benedetto che saranno protagonisti in piazza Ariostea nelle gare previste domani sera a partire dalle 20: per la corsa dei putti, Badr Barkaoui, per la corsa delle putte, Virginia Pelati, lo staffiere Fabio Salvatore Mario Solinas per la corsa delle asine con Don Matteo; il fantino Marco Bitti con i cavalli ‘Vankook’ e Borghesia. Nelle edizioni precedenti il Rione bianco e azzurro ha vinto 4 volte il Palio di San Romano (corsa dei putti), 8 volte il Palio di San Paolo (corsa delle putte), 14 volte il Palio di San Maurelio (corsa delle asine) e 4 volte il Palio di San Giorgio nella corsa dei cavalli.L’ultima affermazione nelle gare per lo storico Palio di San Giorgio risale all’edizione andata in scena nel 2012.