Dominio italiano tra le donne. Ma il record l’ha fatto una keniota

Ben 11 le vittorie delle azzurre e l’anno scorso podio tutto tricolore. Però il tempo da battere è della Wambura

Dominio italiano tra le donne. Ma il record l’ha fatto una keniota

Dominio italiano tra le donne. Ma il record l’ha fatto una keniota

Undici vittorie italiane, 4 della Croazia, 2 del Kenya e una ciascuno per Romania e Marocco. Se fra gli uomini la ColleMar-athon fino ad oggi ha parlato prevalentemente straniero, in campo femminile le atlete dello Stivale hanno conquistato un bottino importante. Nella classifica cronometrica, però, sul gradino più alto del podio c’è una maratoneta africana: la keniota Jane Kariuki Wambura, che nel 2005 fece il tempo di 2h 46’ 01“. Alle sue spalle, in questa classifica, figurano Monica Carlin (2h 49’ 03“ nel 2008), la marocchina Asmae Ghiziane, (2h 51’ 08“ nel 2019), e poi la vincitrice dell’edizione 2023 Silvia Luna, del Grottini Team Recanati, che è arrivata sotto l’Arco d’Augusto in 2h 51’ 45“, precedendo Federica Moroni e Federica Poesini. Tra i numeri più significativi della ColleMar-athon in rosa, inoltre, c’è da evidenziare il primato stabilito dalla croata Marija Vrajic, che è stata capace di inanellare quattro successi consecutivi tra il 2011 e il 2014. Oltre a lei si è aggiudicata più di un’edizione della ColleMar-athon soltanto Ilaria Aicardi (dell’Atletica Reggio) che è riuscita a imporsi nel 2015 e nel 2016. Per il resto ci sono state 13 vincitrici diverse.

A conquistare la prima maratona Barchi-Fano, nel 2003, è stata Emanuela Berardi, che fece registrare un tempo di 3h 09’ 16“. Nel 2004 fu la volta di Monica Casiraghi con 2h 55’ 50“; e nel 2005 di Jane Kariuki Wambura, Kenya (2h 46’ 01“). Nel 2006 salì sul gradino più alto del podio Giovanna Cavalli (3h 03’ 40“); l’anno successivo Daniela Vassalli (3h 01’ 55“); nel 2008 Monica Carlin (2h 49’ 03“); nel 2009 Ana Hecico, Romania (2h 53’ 17“) e nel 2010 Emily Perpetua Chepkorir, Kenya (2h 55’ 10“). Dopodiché iniziò il dominio quadriennale della Vrajic che s’impose nel 2011 in ore 56 minuti e 10 secondi, nel 2012 con 2h 52’ 11“, nel 2013 con 2h 59’ 23“ e nel 2014 con 2h 54’ 41“. Ci sono stati, poi, i due successi della Aicardi (nel 2015 con 2h 54’13“ e nel 2016 con 2h 58’ 25“), le vittorie di Federica Moroni nel 2017 (2h 53’ 36"); di Simonetta Menestrina nel 2018 (3h 06’ 21“); di Asmae Ghiziane, Marocco, nel 2019 (2h 51’ 08"); e di Denise Tappatà nel 2022 (2h 57’ 11“).

L’anno scorso, infine, il podio tutto italiano con Luna, Moroni e Poesini.

Sandro Franceschetti