Covid in Veneto, bollettino del 29 luglio: 6.187 nuovi casi, 25 ricoveri

Scendono ancora gli attuali positivi. Mentre cala il numero dei ricoveri nelle terapie intensive, sale invece nelle aree mediche

Venezia, 29 luglio 2022 - Sono in discesa anche oggi i nuovi casi di Covid-19 segnalati in Veneto nelle ultime 24 ore: il dato attuale è di 6.187 nuovi positivi contro i 7.422 di ieri (qui il bollettino del 28 luglio), cifra che porta il totale dei contagi a 2.089.729.

Bollettino Covid Veneto 29 luglio 2022
Bollettino Covid Veneto 29 luglio 2022

Focus bollettini Emilia Romagna 

Il bollettino regionale indica 14 vittime, per un totale di 15.061 decessi. In evidente discesa gli indicatori sugli attuali positivi, che oggi sono 94.266 (-2.452). In rialzo l'occupazione degli ospedali in area medica, con 1.106 pazienti (+25), mentre sono 36 (-1) i ricoveri n terapia intensiva.

La campagna vaccinale registra 6.111 somministrazioni nella giornata di ieri, in prevalenza quarte (5.543) e terze dosi (488). 

Sebastiani: atteso picco nelle terapie intensive 

È atteso a giorni il picco dei ricoveri nelle terapie intensive, nelle quali si osserva però una iniziale fase di crescita degli ingressi giornalieri. Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Piconè, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

"L'analisi della curva dell'occupazione in terapia intensiva rivela che il picco dovrebbe essere raggiunto entro pochi giorni", osserva l'esperto. L'analisi delle differenze settimanali della sequenza degli ingressi giornalieri in terapia intensiva indica che "negli ultimi quattro giorni c'è un iniziale trend di crescita". 

Gli ingressi giornalieri, rileva Sebastiani, costituiscono "un indicatore più precoce dell'occupazione, in quanto misurano il flusso in entrata, mentre l'occupazione è il netto tra flusso d'entrata e d'uscita. I cambiamenti in atto degli ingressi giornalieri potrebbero influenzare la posizione del picco della curva dell'occupazione, anche se i dati finora non ne forniscono evidenza".

A livello regionale, prosegue il matematico, "dall'analisi dell'indicatore più precoce in assoluto, ossia la percentuale dei positivi ai test molecolari, osserviamo che in Abruzzo, Marche e Molise si conferma la fase di crescita; in stasi Friuli Venezia Giulia, Lazio, Veneto e provincia autonoma di Trento; per fortuna in Umbria ci sono segni iniziali di discesa".