Covid Veneto, 220 contagiati. Zaia: "Preoccupati per terza dose, vorremmo fare di più"

Il Governatore ricorda i 500 incontri con la stampa per informare sul Covid e chiede che il Governo faccia una campagna di informazione: "Presenterò - ha aggiunto - uno studio sulla selezione naturale"

Luca Zaia

Luca Zaia

Veneto, 25 ottobre 2021 - Sono 220 i contagi nel Veneto che risultano dal bollettino Covid della Regione. Il dato, che risulta più basso (-178) rispetto ai 398 casi del giorno precedente, può essere influenzato dal minor numero di tamponi che si effettuano, in genere, nel fine settimana. I casi attualmente positivi sono 9.418, ovvero 139 in più rispetto ai 9.279 del giorno precedente,  col totale dei contagi da inizio pandemia che è arrivato a 477.495.  Secondo il bollettino regionale anche oggi non si registrano fortunatamente decessi legati al Covid (sono stati 15 totali nel corso della scorsa settimana): il totale delle vittime resta a 11.815.  Covid Padova, marito e moglie no-vax lottano tra la vita e la morte in terapia intensiva I ricoveri per il Covid 19 in veneto sono 235 (+4, erano 231), di cui 204 ricoveri in area non critica (+4), e 31 pazienti in terapia intensiva, numero stabile negli utlimi giorni. Covid Veneto, 24 ottobre 2021: 398 nuovi casi, di cui 110 nel Padovano

I dati dei contagi nelle province del Veneto

Seppure con numeri di contagiati tutti sotto le 100 unità (anche per il possibile effetto del week end, in cui i tamponi calano) continua ad essere Padova la provincia col maggior numero di nuovi casi, 61. Seguono rispettivamente con 42 e 40 contagiati, Treviso e Venezia. C'è poi Vicenza con 26 casi e Verona con 22, infine Rovigo a 19, e Belluno a 6. Ci sono 4 casi fuori regione o in corso di assegnazione.

La campagna vaccinale anti Covid. Zaia: "Preoccupati per terza dose"

Ad oggi "l'84,3% dei veneti ha intrapreso un percorso di vaccinazione", quindi "ha ricevuto le due dosi, una dose singola o ha prenotato la somministrazione".  Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista per la presentazione della mostra 'Andrà tuttobene - Il Coronavirus visto con gli occhi dei bambini veneti'.  In Veneto "un vaccinato ha sei volte in meno la possibilità di infettarsi e 8,6 volte in meno la possibilità di finire in ospedale", aggiunge.  - "Siamo preoccupati per le terze dosi dei vaccini perché vorremmo fare di più: dobbiamo vaccinare i 30 mila ospiti delle Rsa, e il personale sanitario, stiamo anche aspettando il pronunciamento per  la terza dose per gli under 60".  "Indice Rt sopra 1", secondo i valori del Covindex

Vaccinate 6.079 persone

In base ai dati del bollettino nelle ultime 24 ore in Veneto sono state vaccinate 6.079 (7.240 il giorno precedente ma il dato tende sempre a diminuire nel week end) con l'utilizzo dell'88,8% dei farmaci disponibili. In dettaglio le prime dosi sono state 941 (1.163 il giorno precedente), le terze  1.372 (2.040), i vaccini a completamento del ciclo sono stati 3.766 (4.037).  Ad aver completato il ciclo anti-Covid sono 3.526.936 persone pari al 72,7% della popolazione residente.  I cittadini con almeno una dose sono 3.682.065, pari al 75,9% dei residenti vaccinabili. Sono state inoltre somministrate complessivamente 70.374 terze dosi, di cui 1.372 nelle ultime 24 ore, pari al 1,5% della popolazione.  Il dato degli immunizzati passa dal 72,7% all'80,6% se si considerano i veneti vaccinatisi fuori regione e, come riportato dal presidente, all'84,3% se si considerano gli over 12 vaccinati, anche fuori regione, anche con una sola dose, e i prenotati. Dati Covid oggi: bollettino Coronavirus in Italia del 25 ottobre. Contagi nelle regioni

"Non si deleghi ai social"

Dall'inizio della pandemia "abbiamo fatto oltre 500 punti stampa per parlare ai veneti e penso che sia stata fondamentale un'azione di accompagnamento, di informazione pulita e non drogata da ideologie, anche cruda alle volte. Per questo dico che a livello nazionale non si deve abdicare al ruolo di fare una campagna di informazione, non dico di promozione, dei vaccini per spiegare cosa sono e come funzionano" - ha sottolineato Zaia -. "Non possiamo delegare l'informazione ai social media, i risultati li abbiamo visti e se alcune sfide non vengono colte fino in fondo è per questo. Oggi è Covid domani potrebbe essere altro..." ha concluso.

"Studio sulla selezione naturale"

"Ho voluto far fare uno studio per disegnare quello che chiamo lo scenario della selezione naturale, ovvero se avessimo semplicemente tenuto aperti gli ospedali, aspettando al pronto soccorso l'arrivo dei malati. Cosa sarebbe accaduto? Ho chiesto di mostrarlo visto che alcuni sono convinti ancora oggi che sia una semplice influenza" - ha concluso Zaia.