Covid Veneto, approvato il nuovo Piano di Sanità pubblica. Cosa cambia

Le novità da osservare in ospedali, rsa e scuole. Il documento è un aggiornamento e una rimodulazione delle "Strategie di Gestione e Controllo della Pandemia Covid-19". Lanzarin: "Fase epidemiologica in evoluzione

Venezia, 30 novembre 2022 - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell'Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha approvato un ulteriore aggiornamento del proprio  Piano di Sanità Pubblica dal titolo "Aggiornamento e Rimodulazione delle Strategie di Gestione e Controllo della Pandemia Covid-19". Il documento parte dalla premessa che "l'attuale scenario epidemiologico è caratterizzato da un aumento dei casi di Sars-Cov-2, con l'occupazione dei posti letto che mostra un leggero aumento, senza peraltro evidenziare allo stato attuale particolari criticità. In questo momento si sta anche registrando un rapido aumento dei virus respiratori influenzali. Si tratta di una fase epidemiologica in evoluzione, che richiede quindi un attento monitoraggio anche per anticipare la comparsa o circolazione di possibili varianti più pericolose.

Mascherina: importante e raccomandata 

 "E' quindi importante e raccomandato - scrivono i tecnici della Prevenzione regionale - utilizzare la mascherina nelle occasioni di assembramento e nei luoghi chiusi per proteggersi dai virus circolanti". 

"Come negli scorsi due anni - fa notare la Lanzarin - per essere sempre al passo con l'evoluzione della situazione - aggiorniamo la nostra pianificazione, rendendola rispondente al massimo possibile alla situazione contingente. Si tratta di un lavoro soprattutto di prevenzione, attuato attraverso comportamenti coscienziosi, consigliati alla gente comune, e un'organizzazione di screening in ospedali e case di riposo". 

Sorveglianza della varianti

La Regione Veneto prosegue l’attenta sorveglianza della circolazione di varianti in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Il 100% dei campioni analizzati apparteneva alla variante Omicron. Il 90% dei genotipi è dato dal lineage BA.5*, che è una variante inclusa negli attuali vaccini (dati genotipizzazione 8 novembre 2022)

Vaccinazioni Covid-19

La seconda dose booster e l’aggiornamento dei vaccini disponibili (Original/Omicron BA.4-5 e Original/Omicron BA.1), sono uno strumento fondamentale di protezione. Sulla base del monitoraggio nazionale e regionale è possibile verificare come la vaccinazione garantisca un’elevata protezione (> 80%) nei confronti delle forme di malattia severa da COVID-19 in tutte le fasce di età. Il tasso di mortalità relativo alla popolazione di età ≥ 12 anni risulta 6 volte più alto per i non vaccinati rispetto ai vaccinati con dose booster. 

Cosa cambia

Test ogni per gli operatori sanitari

Per le strutture ospedaliere è previsto il rafforzamento dello screening e sorveglianza degli operatori sanitari: almeno un test ogni 10 giorni per gli operatori che svolgono attività nei contesti a maggior rischio; raccomandato un test ogni 5 giorni per gli operatori che svolgono assistenza diretta al paziente nei reparti nei quali è stata riscontrata positività nel personale negli ultimi 10 giorni; almeno un test ogni 20 giorni per gli operatori che svolgono attività di assistenza diretta in reparti o servizi NON Covid 19. 

Rafforzamento dello screening e sorveglianza operatori sanitari

  • Operatori sanitari che svolgono attività nei contesti a maggior rischio (per sviluppo di complicanze e forme gravi di malattia in caso di contagio o per assistenza diretta a soggetti COVID-19) almeno un test ogni 10 giorni
  • Operatori sanitari che svolgono assistenza diretta al paziente nei reparti in cui è stata riscontrata la positività tra il personale negli ultimi 10 giorni raccomandato un test ogni 5 giorni
  • Operatori sanitari che svolgono attività di assistenza diretta in reparti/servizi non COVID-19 almeno un test ogni 20 giorni 

Sempre indicato il test in caso di comparsa di sintomi o nel sospetto di infezione.

Sorveglianza sulla pressione della rete ospedaliera

Per il periodo di tutta l’evoluzione dell’epidemia COVID-19, ma anche per ogni necessità legata a picchi influenzali stagionali, ogni ospedale destina il 20% del totale posti letto dell’area medica (esclusi i posti letto di reparti di malattie infettive) esclusivamente a pazienti con patologie respiratorie/infettive. Viene richiesto a tutte le Aziende di effettuare una valutazione quotidiana clinica dettagliata dei soggetti ricoverati con infezione da SARS-CoV-2 e dei test positivi ai nuovi ingressi al fine di sorvegliare puntualmente l’andamento dei ricoveri.

Rsa: test ogni 10 giorni, feste in famiglia a Natale

Per le Strutture Residenziali per Anziani è previsto un test ogni 10 giorni per gli operatori che svolgono assistenza diretta agli ospiti; un testo ogni 10 giorni viene eseguito anche per gli ospiti. E' inoltre prevista un'ulteriore attenzione alla sfera affettiva da parte delle strutture, con la possibilità di coinvolgere i familiari nelle attività di supporto all'ospite e di garantire, in vista delle feste, l'uscita temporanea per i rientri in famiglia. Al rientro dell'ospite, verranno eseguiti due test antigenici, di cui uno al rientro e uno dopo 2-4 giorni. 

Indicazioni aggiornate per le Rsa

Rafforzamento dello screening e sorveglianza strutture residenziali territoriali

  • Operatori che svolgono attività di assistenza diretta all’ospite ogni 10 giorni 
  • Ospiti ogni 10 giorni 

Sempre indicato il test in caso di comparsa di sintomi o nel sospetto di infezione.

Supporto da parte dei familiari agli ospiti

E’ prevista una maggiore attenzione alla sfera relazionale-affettiva da parte delle strutture in quanto, nello scenario attuale, questa componente deve essere considerata un importante fattore per la pianificazione delle congrue modalità di accesso e di permanenza nella struttura di familiari/visitatori.

⦁ prevista la possibilità per le strutture di coinvolgere i familiari nelle attività di supporto all’ospite

⦁ è prevista la possibilità di garantire, in vista delle feste, l’uscita temporanea per i rientri in famiglia (al rientro dell’ospite in struttura, esecuzione di due test di screening antigenici di cui un test al rientro e uno nei 2-4 giorni successivi)

Monitoraggio nelle scuole  

Il nuovo Piano, infine, mantiene anche per la stagione in corso una sorveglianza epidemiologica specifica in alcune scuole, in collaborazione con la Scuola di Igiene dell'Università di Padova, per monitorare questo contesto con particolare attenzione.