Covid Veneto, tamponi gratuiti in farmacia. Anna Maria Bigon: "Non si può improvvisare"

I consiglieri regionali del Pd rilanciano le perplessità sollevate da Federfarma: "Anziché offrire un servizio si genera caos"

Code nelle farmacie per i tamponi (immagine di repertorio)

Code nelle farmacie per i tamponi (immagine di repertorio)

Veneto, 24 gennaio 2022 - Prima di fare annunci in diretta Facebook il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, avrebbe fatto meglio ad avvisare i farmacisti della decisione di consentire ai cittadini di effettuare i tamponi di fine isolamento dopo il Covid anche in farmacia. L'attacco arriva dai consiglieri regionali democratici Anna Maria Bigon, vice presidente della commissione permanente Sanità, Francesca Zottis, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello e Giacomo Possamai.  Proprio Federfarma Veneto, ieri, domenica 23 gennaio, aveva inviato una nota precisando di non aver ancora avuto nemmeno la delibera regionale con la precisazione dei contenuti anticipati venerdì da Zaia in conferenza stampa. "Prima di prendere decisioni del genere, bisognerebbe consultare e coinvolgere i diretti interessati per capire opportunità e criticità", affermano i dem. 

Federfarma Veneto, sui tamponi regionali gratuiti in farmacia: "In attesa di istruzioni" Tamponi Veneto, nuove regole: come funziona la piattaforma per prenotare il test gratis Covid Veneto, 24 gennaio, 6.188 contagiati, 17 morti. Da oggi tamponi gratuiti e prenotati Veneto, falsi Green pass forniti da farmacista a 3 docenti per tamponi mai eseguiti 

"Valutiamo positivamente la scelta di allargare alle farmacie la possibilità di effettuare i test antigenici di fine isolamento anche per decongestionare i centri tampone, però non si può improvvisare" e l'iniziativa "andava studiata in modo migliore, perché si tratta di un ulteriore carico di lavoro in un periodo già abbastanza complicato, visti gli oltre sei milioni di test effettuati in tre settimane".  Così invece, "anziché offrire un servizio più efficiente si genera altro caos, mettendo in difficoltà i farmacisti che non sanno cosa fare, scontentando gli utenti che telefonano e non ottengono risposte". Il tutto senza risolvere il problema delle "code chilometriche ai centri tampone", concludono.