Gallio, bimbo di 6 anni resta in bilico sulla seggiovia delle Melette poi cade: fratture multiple a gambe e bacino

Portato in elicottero in ospedale, è stato sottoposto a un’operazione: è grave ma non in percolo di vita. Un adulto con lui avrebbe tentato di rimetterlo seduto ma è comunque precipitato

Seggiovia (foto d'archivio)

Seggiovia (foto d'archivio)

Gallio (Vicenza), 15 gennaio 2024 – Incidente nel comprensorio sciistico delle Melette a Gallio, sull’Altopiano di Asiago, dove domenica un bambino di 6 anni originario della provincia di Padova è caduto da una seggiovia Busafonda-Ongara, precipitando su una strada sottostante. Il bimbo è stato subito soccorso e trasportato con l’eliambulanza di Vicenza all’ospedale in codice rosso: ha riportato fratture multiple alle gambe e al bacino, ma non è in pericolo di vita. Le indagini su cosa abbia causato la caduta del bambino sono svolte dai carabinieri di Asiago.

Cosa è accaduto

Da una prima ricostruzione sembra che il bambino fosse seduto sulla seggiovia accanto a un adulto, quindi seguendo le regole di accompagnamento previste per i minori, ma sarebbe comunque scivolato per cause accidentali. L'incidente è accaduto all'ora di pranzo e, secondo alcune testimonianze, il bambino sarebbe rimasto per alcuni istanti in bilico oltre il sedile della seggiovia prima di cadere mentre il suo accompagnatore tentava disperatamente di issarlo nuovamente sul seduta. L'impianto è stato arrestato mentre si verificava l’incidente ma non è stato sufficiente a evitare la caduta.

L’intervento chirurgico

Sono ancora gravi le condizioni del bambino di 6 anni caduto ieri dalla seggiovia. Il piccolo è stato sottoposto oggi, all'ospedale San Bortolo di Vicenza, ad un lungo e delicato intervento chirurgico per ridurre le numerose fratture riportate, tra cui al bacino e al femore, per poi essere nuovamente trasferito nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono monitorate in tempo reale dai sanitari del nosocomio berico.

L’indagine

Dai primi riscontro dell’indagine dei carabinieri, al momento, non sembrano esserci problemi sull'impianto di risalita, moderno e di ultima generazione, che infatti non è stato posto sotto sequestro. Tra le ipotesi al vaglio è che uno degli sci sia finito sotto l'appoggio e che per tentare di liberarlo il bambino, che stava partecipando ad un corso di sci di gruppo e che aveva al suo fianco un adulto, abbia compiuto una mossa che lo ha fatto scivolare sotto la sbarra, cadendo nella strada sottostante da un'altezza di 7-8 metri.