Bonus Cultura 18App, la truffa da 140mila euro del libraio di Avellino: la denuncia partita da Vicenza

Le indagini su almeno 442 incassi illeciti del bonus statale attraverso un sito di una libreria campana sono state condotte dai finanzieri di Arzignano

I finanziari del comando di Vicenza

I finanziari del comando di Vicenza

Vicenza, 11 marzo 2023 – Truffa del Bonus Cultura 18App che ha permesso a una libreria di Avellino di intascare oltre 140mila euro raggirando ragazzi neodiciottenni vicentini che non riuscivano a usare i loro bonus. È stata scoperta nei giorni scorsi dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza dopola ricezione di una denuncia presentata da un neomaggiorenne. Il titolare della libreria in Campania con artifizi e raggiri era riuscito a conseguito indebitamente 144.160,55 euro dai bonus erogati dallo Stato e riservati ai diciottenni.

Un sito internet fuorviava i beneficiari

I finanzieri di Arzignano (Vicenza) hanno concentrato le indagini sulla libreria irpina segnalata e, a seguito dell’acquisizione di dati e notizie dal Consap, hanno appurato che il titolare ha reiterato per almeno 442 volte un’indebita percezione di denaro pubblico pari appunto ad oltre 140 mila euro. In sostanza, il libraio, regolarmente accreditato dal Ministero della Cultura per l’acquisto di beni e servizi culturali attraverso il bonus Cultura – App18, pubblicizzava sul proprio sito, ingannando centinaia di potenziali beneficiari, la possibilità di monetizzare i voucher statali. Una volta incassato il contributo, pari 500 euro, lo tratteneva anziché corrisponderlo al ministero. Questo ha portato ad una denuncia del libraio alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche. Inoltre, il Ministero della Cultura ha disposto la sospensione in via cautelare dall’elenco degli esercenti ‘18APP’, la ditta individuale di cui è titolare l’indagato.

Denunciati anche dei giovani

L’attività illecita, inoltre, non avrebbe solo riguardato il titolare della libreria, bensì anche i giovani (diciottenni o comunque destinatari del beneficio), i quali cedendo il proprio voucher a fronte di un compenso, ovvero la promessa di un compenso di denaro, avrebbero, inoltre, violato la normativa istitutiva del “Bonus Cultura 18app”.