Morte di Rebellin, respinto il patteggiamento per il camionista tedesco: si apre il processo per omicidio stradale

Il tribunale di Vicenza ha respinto l’accordo di patteggiamento della pena di 3 anni e 11 mesi per il 63enne che travolse e uccise nel 2022 il campione di ciclismo e poi fuggì

Vicenza, 11 marzo 2023 – No al patteggiamento per il camionista tedesco che travolse e uccise il campione di ciclismo Davide Rebellin. Il tribunale di Vicenza ha respinto stamani l'accordo sul patteggiamento della pena di 3 anni e 11 mesi per Wolfgang Rieke, il 63enne che alla guida del suo camion il 30 novembre 2022 investì Rebellin mentre si stava allenando in bici. Si tratta del secondo rigetto in materia, dopo quello avvenuto in udienza preliminare. Ora per Rieke, che nel frattempo è stato posto agli arresti domiciliari, si apre il processo in sede dibattimentale.

Respinto il patteggiamento per il camionista tedesco che travolse e uccise Davide Rebellin (nel riquadro)
Respinto il patteggiamento per il camionista tedesco che travolse e uccise Davide Rebellin (nel riquadro)

La prima udienza il 27 maggio

La richiesta di patteggiamento del camionista è stata giudicata dal tribunale di Vicenza inammissibile poiché era la stessa già formulata dinanzi al Giudice dell'udienza preliminare. Lo riferiscono i legali della famiglia di Davide Rebellin, costituitisi parte civile nel processo contro Rieke. I giudici hanno dichiarato aperto il procedimento, e la prima udienza dibattimentale è stata fissata il 27 maggio, sempre davanti al Tribunale berico.

Il fratello Carlo Rebellin: “Soddisfatti che si vada a processo”

La moglie, la madre e i tre fratelli di Rebellin sono già stati risarciti dalla compagnia di assicurazione del mezzo pesante attraverso la società Studio3A-Valore, e sono assistiti dall'avvocato Davide Picco. “È stata una bella sorpresa - ha commentato Carlo Rebellin, fratello dell'ex campione -. Non ce lo aspettavamo, temevamo che il collegio, dopo la concessione degli arresti domiciliari all'imputato, acconsentisse anche al patteggiamento. Non possiamo che essere soddisfatti del fatto che, invece, i giudici abbiano deciso di andare avanti e di mandare a processo Rieke. Rinnoviamo tutti i nostri ringraziamenti per il grande lavoro svolto dalla giustizia italiana per Davide, sia alla Procura sia al Tribunale. Non vogliamo vendetta ma giustizia per Davide, e crediamo che un processo sia la sede giusta per accertare tutti i fatti e per arrivare a una condanna, che non ce lo restituirà ma che sia quanto meno la più congrua possibile”, conclude.

L’accusa

Rieke è accusato di omicidio stradale aggravato, omissione di soccorso e fuga. I suoi difensori, oltre alla proposta di patteggiamento, avevano anche chiesto la conversione della pena con la detenzione agli arresti domiciliari al posto del carcere. Secondo l’accusa, la posizione del camionista è aggravata dal fatto che si sarebbe accorto di aver travolto la bicicletta di Rebellin imboccando una rotatoria a Montebello Vicentino tanto da essere sceso dal camion per vedere cosa fosse accaduto. Avrebbe quindi visto il corpo a terra del ciclista ma poi sarebbe risalito a bordo del camion fuggendo senza prestare soccorso. Rieke è poi tornato in Germania dove lo scorso 17 giugno, sette mesi dopo l’incidente, è stato arrestato in esecuzione di un mandato europeo e quindi consegnato alle autorità italiane e condotto in carcere a Vicenza.