Morte di Davide Rebellin, accolta la richiesta di patteggiamento. Il camionista fuggito: “È stato un errore”

Il pm ha accettato lo sconto di pena a 3 anni e 11 mesi, la decisione finale nell’udienza dell’11 marzo. Il 63enne Wolfang Rieke è accusato di omicidio stradale aggravato, omissione di soccorso e fuga per l’incidente che uccise il campione di ciclismo nel Vicentino

Vicenza, 19 febbraio 2024 – Potrà chiedere il patteggiamento della pena a 3 anni e 11 mesi il 63enne Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che nel novembre del 2022 travolse e uccise il campione di ciclismo Davide Rebellin a Montebello Vicentino, per poi fuggire.

Dopo che il gup aveva rigettato la proposta durante l’udienza preliminare, oggi il pm del tribunale di Vicenza ha dato l'assenso al patteggiamento. Rieke è accusato di omicidio stradale aggravato, omissione di soccorso e fuga: i suoi difensori hanno anche chiesto la conversione della pena con la detenzione agli arresti domiciliari al posto del carcere. Attualmente il 63enne si trova in carcere a Vicenza.

Il ciclista Davide Rebellin e la sua bici dopo l'incidente
Il ciclista Davide Rebellin e la sua bici dopo l'incidente

L’udienza

Quella che si è svolta questa mattina a Vicenza è stata un’udienza-filtro, ovvero un confronto che avviene in camera di consiglio prima del processo con un giudice diverso da quello che poi seguirà il dibattimento. Sul patteggiamento, il collegio giudicante deciderà l'11marzo, ma prima si potrebbe già disporre l'attenuazione della misura cautelare.

Durante l'udienza di oggi, Rieke ha letto in aula alcune spontanee dichiarazioni in cui si è ulteriormente scusato con la famiglia del campione. “È stato un errore – ha detto il camionista davanti ai giudici – e una tragedia. Mi dispiace tanto, tanto, tanto. Me ne pento, accetterò la mia pena”.

Il patteggiamento

Davanti al Gup la difesa, con dagli avvocati Enrico Ambrosetti e Andrea Nardin, aveva avanzato una richiesta di applicazione della pena di 2 anni e 11 mesi, poi riformulata a 3 anni e 11 mesi. Per il gup la pena richiesta era apparsa comunque troppo lieve in relazione a quanto accaduto, e ai precedenti di Rieke, sempre legati a incidenti o a guida in stato di ebbrezza. Oggi l'istanza è stata ripresentata, con l'accordo del pm. La parola finale spetterà ora al giudice il prossimo 11 marzo.

La fuga e la cattura in Germania

Secondo quanto emerso dalle indagini, l'accusa nei confronti di Rieke è quella di essersi accorto di aver travolto e ucciso Rebellin, imboccando una rotatoria a Montebello Vicentino. Una volta sceso dal camion sarebbe rimasto vicino al corpo a terra per qualche minuto, poi sarebbe risalito a bordo fuggendo dal luogo dell'incidente.

Rieke era stato bloccato in Germania lo scorso 17 giugno – sette mesi dopo l’incidente, avvenuto il 30 novembre 2022 – in esecuzione di un mandato d'arresto europeo, poi si è consegnato e attualmente si trova in carcere a Vicenza.

Il risarcimento

La famiglia Rebellin era stata già risarcita via assicurazione con 825mila euro. “La famiglia di Davide Rebellin è soddisfatta comunque di quello che è stato il corso della giustizia finora”, ha affermato l'avvocato Davide Picco, legale dei parenti del campione di ciclismo.

“Sicuramente – ha aggiunto – è stato fatto tanto. Si pensava che nel momento in cui il camionista fosse andato in Germania non si sarebbe più visto, invece è stato consegnato all'Italia ed è stato portato in carcere, quindi sicuramente la giustizia ha fatto il suo corso. Riporterò alla famiglia le parole di Rieke che si è scusato e si è detto rammaricato”, ha concluso Picco.