Treviso, microauricolari impiantati nelle orecchie per l’esame della patente: scoperti e denunciati due stranieri

Per rimuovere i minuscoli impianti acustici è stato necessario un intervento all’ospedale di Treviso

i finanzieri mostrano la felpa con auricolari

i finanzieri mostrano la felpa con auricolari

Treviso, 12 marzo 2024 – Un sistema per ingannare all’esame della patente smascherato nel territorio trevigiano. Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Treviso hanno sorpreso, nel corso di due distinte sessioni di esame, tenutesi alla locale Motorizzazione Civile, due candidati che hanno truffato per superare l’esame per la patente. Entrambi, infatti, avevano addosso uno smartphone, occultato tra gli indumenti, un router e un minuscolo auricolare senza fili. Si trattava di dispositivi che consentivano a terze persone, collegate dall’esterno, di visionare le domande d’esame e suggerire le risposte corrette. I finanzieri del gruppo Treviso, con il supporto dei colleghi della compagnia di Castelfranco Veneto e della tenenza di Montebelluna, hanno rintracciato i due candidati grazie all’esaminatore che si è insospettito dell’atteggiamento particolarmente circospetto dei due aspiranti, che indossavano due felpe simili, con cappuccio di taglia superiore alla corporatura.

Auricolari, smartphone e videocamera

Una volta al cospetto delle pattuglie intervenute sul posto, i due concorrenti hanno consegnato spontaneamente i kit necessari per superare in modo illecito le prove d’esame. Si tratta della felpa, al cui interno erano stati incollati un router e uno smartphone, la cui videocamera spuntava dall’indumento attraverso una minuscola apertura. Addirittura, per la consegna degli auricolari è stato necessario accompagnare d’urgenza le due persone al presidio ospedaliero di Treviso, in modo da liberare i canali uditivi dai minuscoli congegni che provocavano un forte dolore. Gli aspiranti, un uomo e una donna di nazionalità straniera, hanno dunque confessato il maldestro tentativo di conseguire la patente, fornendo ciascuno una versione diversa e poco credibile.

Chi sono i due fermati

Il primo, di nazionalità marocchina, impiegato come facchino in un’azienda di movimento merci del trevigiano, ha dichiarato di essere stato avvicinato da una persona alla stazione ferroviaria di Treviso, di aver acquistato una scheda telefonica e di aver ricevuto da questi, conosciuto probabilmente nei pressi di un’autoscuola di Treviso, garanzia di superare l’esame teorico per il conseguimento della patente di guida in cambio di mille euro. La seconda, di nazionalità gambiana, disoccupata, ha invece affermato di essere stata avvicinata in un’autoscuola di Conegliano, da due persone che le hanno proposto di superare l’esame al prezzo di 2.500 euro.

La denuncia 

I tentativi di conseguire la patente di guida senza alcuna preparazione erano quasi andati a buon fine le prova d’esame, infatti, erano state superate senza alcun errore; ma la vigilanza dell’esaminatore e l’intervento della Guardia di Finanza hanno portato alla luce il comportamento truffaldino. I candidati, dunque, sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di illecito conseguimento di titoli, mentre i kit sono stati sequestrati d’urgenza, con successiva convalida della Procura della Repubblica di Treviso.