Ragazzo di 24 anni si tuffa e sbatte la faccia su uno scoglio: ricostruito il volto dopo oltre quattro ore di operazione a Treviso

Il giovane aveva tutte le ossa fratturate dalla fronte al mento. I chirurghi dell’ospedale Cà Foncello hanno ricomposto i frammenti e applicato mini-placche in titanio

Un'operazione chirurgica (foto di repertorio)

Un'operazione chirurgica (foto di repertorio)

Treviso, 11 settembre 2023 – Un brutto incidente in vacanza al mare, quando per un tuffo dagli scogli un ragazzo di 24 anni è rimasto sfigurato subendo gravi ferite alla faccia. Ora per il giovane c’è la possibilità di recuperare grazie l'equipe del reparto di chirurgia maxillo-facciale dell'ospedale di Treviso. Con un'operazione di quattro ore i chirurghi sono riusciti a ricostruire il volto del 24enne che aveva subito un trauma cranio-facciale in seguito a un tuffo dagli scogli in Croazia.

I primi soccorsi in Croazia poi l’operazione a Treviso

Il ragazzo, gettatosi da alcuni metri d'altezza, ha colpito con il volto una roccia che sporgeva ai margini della piccola insenatura dove si trovava. Caduto in acqua, è stato soccorso e trasportato d'urgenza all'ospedale di Fiume dove ha fatto gli accertamenti del caso. Le prime indagini sono state mirate ad escludere danni cerebrali o del midollo spinale, esclusi i quali rimaneva l'importante trauma al volto, che presentava quasi tutte le fratture che possono incorrere nella traumatologia maxillo-facciale. Arrivato in Italia il giorno seguente all'incidente, il giovane è stato preso in cura dal personale dell'ospedale Cà Foncello.

Tutte le ossa del volto fratturate

"Il paziente aveva riportato un grave fracasso facciale - spiega Luca Guarda Nardini, direttore dell'Unità operativa di Chirurgia maxillo facciale -. Significa che dalla fronte al mento tutte le componenti ossee del volto erano fratturate, molte in maniera frammentata. Siamo stati in grado di operare il paziente evitando anche una tracheotomia, che inizialmente sembrava indispensabile. La procedura chirurgica è durata oltre quattro ore e si è provveduto a riallineare e a stabilizzare tutti i frammenti ossei scomposti e fratturati mediante l'utilizzo di mini-placche e viti in titanio, che il paziente potrà lasciare in sede per tutta la vita poiché biocompatibile”.