Veneto chiede Iva al 10% sulle bollette alle case di riposo

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una proposta di legge rivolta al Parlamento presentata dalla capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini. Lo Stato incasserebbe 10 milioni di euro in meno; 61 euro il risparmio annuo per utente

Anziani in una casa di riposo: il Veneto vuole abbattere i costi delle bollette energetiche

Anziani in una casa di riposo: il Veneto vuole abbattere i costi delle bollette energetiche

Veneto, 6 giugno 2023 – Il Consiglio regionale del Veneto chiede al Parlamento nazionale di ridurre l'aliquota Iva sulle bollette di luce e gas per le case di riposo e le residenze sanitarie assistenziali.

Lo fa con una proposta di legge statale, presentata dalla capogruppo di Forza Italia Elisa Venturini e approvata all'unanimità (41 voti), che prevede di applicare alle case di riposo e alle residenze sanitarie assistenziali l'aliquota Iva agevolata al 10% per l'energia elettrica e il gas, così come avviene per le utenze a uso domestico. Secondo i proponenti l'abbattimento dell'aliquota Iva dal 22 al 10%, calcolato sui 284 mila ospiti di strutture residenziali censiti dall'Istat su base nazionale, genererà un minor gettito per le casse dello Stato di 9.940.000 euro; il beneficio medio per la retta di un ospite di un centro servizi anziani del Veneto è quantificabile in circa 61 euro l'anno.

"Ingiustizia evidente”

"Proponiamo un intervento sul sistema tributario e contabile dello Stato, materia di competenza esclusiva statale, al fine di correggere una ingiustizia evidente", ha spiegato Venturini, andando ad aiutare strutture di accoglienza di cittadini non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. "Si tratta di correggere l'interpretazione dell'Agenzia delle Entrate, che non prevede agevolazioni per le strutture comunitarie che effettuano prestazioni in regime Iva, e di sollevare da costi impropri gli utenti e le famiglie, che sopportano in larga parte i costi per il ricovero nelle Rsa e nelle case di riposo, nonché i Comuni che devono farsi carico del costo della retta in caso di indigenza dell'ospite. Al fine di limitare l'agevolazione alle sole situazioni di bisogno sociale viene previsto che, per ottenere l'agevolazione, la struttura di accoglienza debba operare in regime di convenzionamento con la Regione o l'ente locale competente", specifica Venturini.