Diabete, nuova cura: dal 2022 primi pazienti sottoposti a terapia cellulare

La Regione Veneto ha stanziato 6 milioni di euro per il progetto curato da Paolo Rigotti dell'Azienda Ospedaliera di Padova che dà speranza a 280 mila pazienti

Manuela Lanzarin assessora regionale del Veneto

Manuela Lanzarin assessora regionale del Veneto

Veneto 15 luglio - C'è una speranza di una vita migliore per i 280 mila pazienti attualmente affetti da diabete di tipo 1 (il più grave, che ha colpito 16.000 persone in età infantile, delle quali 1.700 sono bambini e ragazzi da zero a 18 anni) o di tipo 2.   Si chiama 'Progetto Veneto per la Terapia Cellulare del Diabete' ed è stato presentato oggi all'Azienda Ospedaliera di Padova, alla presenza dell'Assessora regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin e del direttore generale, Giuseppe Dal Ben, da Paolo Rigotti, direttore dell'Unità Trapianto di rene e pancreas,  e da Lucrezia Furian, con i quali collabora un giovane e preparato team multidisciplinare.  Fino a poco tempo fa, l'unico rimedio efficace per i casi più gravi di diabete era il trapianto di pancreas, l'organo che produce l'insulina.  La vita del diabetico è pesantemente condizionata, dovendosi sottoporre ogni anno a 750 misurazioni della glicemia con pungidito, a 4.000 da sensore, a 1.800 iniezioni di insulina. Più una dieta ferrea e varie altre precauzioni quotidiane. 

Lanzarin: "nuova frontiera della medicina"

"E' un progetto - ha detto l'assessora Lanzarin - al quale la Regione ha creduto sin dal primo momento, che vale un investimento di 6 milioni complessivi in 3 anni, e che ha già avuto il via libera dalla commissione regionale che valuta gli investimenti in sanità, la Crite. E'  bello verificare che, ancora una volta, il sistema sanitario veneto non ha rinunciato a progredire e ricercare nonostante tante energie fossero rivolte alla lotta al Covid. Quello che si prospetta per questo Progetto è un risultato eccezionale e i primi risultati si vedranno già l'anno prossimo con l'avvio del trapianto standard di insule pancreatiche su pazienti diabetici adulti selezionati per condizioni cliniche. E' una nuova frontiera della medicina".   La fase Start del Progetto è iniziata nel 2020, e prosegue nel 2021, con l'acquisizione delle apparecchiature necessarie per la processazione delle insule e il controllo di qualità, con l'acquisizione di personale (medici, biologi, biotecnologi), con l'avvio della formazione e con la verifica della corrispondenza dei requisiti tecnici alle Linee Guida Nazionali per il prelievo, la processazione e l'utilizzo di cellule pancreatiche ai fini delle autorizzazioni regionali e dell'accreditamento presso il Centro Nazionale Trapianti.   Il 2022 sarà l'anno dell'avvio dell'attività su pazienti diabetici adulti, per arrivare, nel 2024, al trapianto di insule microincapsulate anche per i bimbi.