Veneto, oltre 30 furti tra Padova e Treviso: banda capace di svaligiare 8 case a notte

Un foro col trapano nelle maniglie d'ingresso, poi la razzia: questo il modus operandi dei 4 albanesi, ora in carcere, che partivano da Mestre con gli 'attrezzi' da lavoro

Squadra volante

Squadra volante

Veneto, 19 novembre 2021 - Una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dalla Polizia nei confronti di 4 albanesi già fermati il 22 ottobre scorso per numerose razzie in case sparse tra le province di Venezia, Treviso e Padova.  Il nuovo provvedimento restrittivo è stato emesso dalle procure di Padova e Treviso dopo il fermo convalidato dalla magistratura lagunare in seguito alle indagini della squadra Mobile di Venezia che aveva individuato la base operativa del quartetto a Mestre.  È da qui, infatti, che partivano 'armati dei ferri del mestiere' - trapani, pinze, tronchesi, guanti - alla volta delle abitazioni di cittadini che avevano messo nel mirino. I colpi erano studiati nel dettaglio e hanno dimostrato la 'professionalità' dei predoni, capaci di svaligiare fino a 8 case in una sola notte. Per entrare utilizzavano sempre la stessa tecnica, praticando un foro col trapano nella maniglia della porta d'ingresso o di una finestra. 

Una ventina di furti nel Trevigiano e una quindicina nel Padovano: i comuni colpiti

E così, stando agli inquirenti, avrebbero agito in una ventina di casi nel Trevigiano, soprattutto nei comuni di Breda di Piave, Santa Lucia di Piave, Trevignano, Vittorio Veneto, Cappella Maggiore, Arcade e e Salgareda. Una quindicina di colpi invece sarebbero stati compiuti tra Padova e provincia, specie a Ospedaletto Euganeo e Saonara.  Molti altri invece avrebbero preso di mira abitazioni della provincia di Venezia.