Green pass, in Veneto impennata di prenotazioni. Zaia: "Assalto alla diligenza"

Il Veneto ha deciso di non sospendere i medici no-vax. Zaia: "Chi ha fatto questo decreto non ha tenuto conto del fatto che manca personale".

Green pass obbligatorio

Green pass obbligatorio

Veneto. 23 luglio 2021 - “Per vaccinarsi, dalle telefonate ricevute dai call center, registriamo un assalto alla diligenza". Lo ha sottolineato Luca Zaia, governatore del Veneto su un possibile effetto vaccinazione con l'obbligo del Green Pass. "I nostri call center hanno visto un impennarsi delle richieste, in terapia intensiva finiscono solo i non vaccinati:", ha spiegato.

Nessuna sospensione per i medici no-vax

In Veneto, bocce ferme sulla decisione se sospendere o meno i sanitari che hanno deciso di non aderire alla campagna vaccinale, nonostante l'obbligo imposto dal Governo. "Non sono dalla parte della ragione, ma per ora non si procede con la sospensioni per i medici non vaccinati: sospensioni che sono state congelate, perchè prima ci vuole un coordinamento nazionale e dietro alle sospensioni c'è altro problema: la mancanza di professionisti. Chi ha fatto questo decreto non ha tenuto conto del fatto che manca personale".

Crescono i contagi

Mentre il Veneto ha evitato la zona gialla solo per il cambio di parametri decisi dall'Unità di crisi nazionale, l'andamento dei contagi rimane alto: oggi i nuovi casi sono a quota 669. “In terapia intensiva finiscono solo i non vaccinati: su 16 ricoveri solo 1 era vaccinato con una dose, gli altri 15 tutti non vaccinati. Su 160 pazienti che abbiamo valutato nelle ultime settimane, tra terapie intensive e area non critica, i non vaccinati sono 144, i vaccinati con una dose 16, con due dosi 0".

"É innegabile che stiano crescendo i contagi, questo virus ci ha abituato a questo tipo di evoluzione: 10 giorni fa avevamo 45 contagiati al giorno e l'aumento oggi è del 150%. Inghilterra, Spagna, Francia ci sono davanti, sappiamo che questa nuova curva di contagio crescerà ancora e ha delle caratteristiche particolari: in questa fase le classi di età più contagiate sono i nati dal 1999 al 2004, nella quasi totalità sono asintomatici, il rischio è che questi incrocino adulti non vaccinati o anziani".